Taranto, truffava anziani e ne gestiva i patrimoni: sequestro beni per 458mila euro a dipendente banca

I Militari della Guardia di finanza di Taranto hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie, per un ammontare complessivo di 458 mila euro, nei confronti di una ex dipendente di una banca di Taranto, di 57 anni, già arrestata nel novembre 2017 per i reati di furto aggravato ed indebito utilizzo di carte di credito o di pagamento. Grazie alle indagini eseguite dalle Fiamme Gialle tarantine era stato già accertato che la funzionaria, nella sua mansione di gestore di investimenti della clientela privata, si era appropriata indebitamente di ingenti somme di denaro.

Il modus operandi consisteva nella individuazione dei soggetti da truffare tra i clienti più anziani, con basso livello di istruzione, in precario stato di salute, soli o con congiunti lontani, e in una fase successiva ne veniva poi carpita la fiducia. La bancaria creava dunque un rapporto esclusivo e personale con i clienti prescelti, ottenendo dagli stessi la completa gestione del loro patrimonio finanziario, riuscendo così a farsi consegnare consistenti somme di denaro, talvolta anche in contanti, con la promessa di procedere ad investimenti in prodotti finanziari particolarmente vantaggiosi. Inoltre, per infondere fiducia nei suoi investitori, liquidava periodicamente somme di denaro a titolo di interesse. L’indagata avrebbe anche effettuato bonifici e prelevamenti diretti sui conti correnti dei clienti a loro insaputa, nonché utilizzato carte bancomat a loro intestate e di cui disconoscevano l’esistenza.

fonte: www.lagazzettadelmezzogiorno.it

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Avviso importante

n.d.r. – Vogliamo mettere in guardia la cittadinanza molfettese, in particolare gli anziani e loro familiari, perché una truffa simile è stata messa in atto a Molfetta da una “galante signora” in servizio presso una nota Banca cittadina. Attraverso due carte bancomat intestate a un anziano signore, di cui lo stesso non ne conosceva l’esistenza, venivano prelevate ingenti somme per molto tempo, fino a quando i figli dell’anziano signore si sono accorti degli ammanchi che risultavano sul conto corrente del loro genitore. Dopo le denunce, e i controlli all’interno della Banca, per fortuna la “signora” è stata allontanata. Quindi, state in campana, altri funzionari di banca infedeli potrebbero mettere a rischio i risparmi di una vita dei nostri anziani per poi accompagnarli nel loro ultimo viaggio.

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