Nella seduta del Consiglio Comunale del 19.04.2023 durante la presentazione del Documento Unico di Programmazione (DUP), il sindaco e i suoi assessori, sia nella sezione strategica che in quella operativa del DUP, non hanno spiegato alla città cosa intendono fare per “innalzare il senso della sicurezza urbana” e prevenire i fenomeni di microcriminalità nonostante l’opposizione lo abbia chiesto molto esplicitamente.
Il sindaco non ha dato risposte nonostante nel DUP, a pag. 213, tra gli obiettivi strategici prioritari del 2023 c’è “il contrasto alla microcriminalità“. Il primo cittadino si è trincerato dietro il silenzio istituzionale di chi, come l’amministrazione comunale e lui, come responsabile della sicurezza dei cittadini, “può dire molto poco, perché vincolati dalle cautele dei procedimenti e dalle indagini in corso“. Il sindaco, tra l’altro, si rammarica del fatto che a Molfetta si attacca l’amministrazione per l’inerzia dimostrata di fronte al fenomeno delinquenziale in crescita, mentre in altre città si crea coesione sociale per affrontare lo stesso fenomeno. Ed è proprio questo il punto sul quale il sindaco cade in contraddizione.
Nel DUP, a pag. 116, nella sezione “Trasparenza e partecipazione – i cittadini nella governance” si parla di tutti gli organismi di rappresentanza e partecipazione, ma si ignora l’esistenza di un “organo collegiale ritenuto indispensabile, dal Consiglio Comunale, per la realizzazione dei fini istituzionali dell’Amministrazione” e che “assiste il Consiglio Comunale e la Giunta Municipale nell’analisi e nel monitoraggio di fenomeni delinquenziali, in particolare microdelinquenza, criminalità organizzata, narcotraffico e usura”. Stiamo parlando del “Comitato Comunale di monitoraggio dei fenomeni delinquenziali”, che è stato convocato l’ultima volta il 19 giugno del 2019.
Rimane un mistero la mancata convocazione di detto Comitato da parte del vecchio e nuovo presidente del Consiglio Comunale e dello stesso sindaco. In consiglio comunale nessuno di loro ha spiegato perché un organismo di partecipazione e rappresentanza di tutte le parti sociali è tenuto inattivo e dimenticato.
Però il sindaco si lamenta che a Molfetta non c’è coesione sociale per affrontare il fenomeno delinquenziale in crescita, senza spiegare alla città perché convoca un tavolo bilaterale tra amministrazione comunale e i rappresentanti del commercio, dimenticando di chiedere al presidente del Consiglio Comunale la convocazione del “Comitato Comunale di monitoraggio dei fenomeni delinquenziali”.
Quanto accaduto è molto grave e si spera che il Prefetto, invece di rispondere alla solita richiesta del primo cittadino di convocare il “Comitato per l’ordine e la sicurezza provinciale” faccia esplicita richiesta, al sindaco Tommaso Minervini, del perché non si convoca il “Comitato Comunale di monitoraggio dei fenomeni delinquenziali” dimenticato da quattro anni.