Una settimana di microcriminalità, mentre la politica pensa alla propaganda

E’ appena trascorsa una settimana densa di attività microcriminale e la politica tace, concentrata più sulla propaganda che sulla prevenzione dei fenomeni delinquenziali.

Alla vista dei carabinieri tentano la fuga con la refurtiva. Tre romeni arrestati
Avevano ripulito una villa in campagna

REDAZIONE MOLFETTAVIVA
I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno arrestato un 39enne e due 26enni romeni ritenuti responsabili di furto aggravato in concorso e resistenza a P.U..

Nel corso di un servizio perlustrativo finalizzato al contrasto ai furti in abitazione i militari hanno intercettato nei pressi di una villa di campagna una Fiat Punto con tre persone a bordo che, alla vista della “gazzella”, si sono dati alla fuga ma sono stati inseguiti e bloccati dopo qualche chilometro.

Nell’auto i carabinieri hanno trovato piccoli elettrodomestici, arnesi da giardino e suppellettili varie in parte appena asportati dalla villa e altri di dubbia provenienza sottoposti a sequestro unitamente ad arnesi da scasso. I successivi accertamenti hanno permesso di appurare che il conducente era privo di patente di guida e il mezzo era sprovvisto di copertura assicurativa.

Tratti in arresto i tre, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, sono stati associati presso la locale casa circondariale.

MOLFETTA. ARRESTATI QUATTRO SOGGETTI PER TRAFFICO E SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI

www.ilfatto.net

MOLFETTA – I Finanzieri della Tenenza di Molfetta hanno dato esecuzione ad un’ordinanza, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Trani, traendo in arresto nr. 3 soggetti, nati e residenti a Molfetta, rispettivamente, D.C. di anni 43, P.D. di anni 38 e B.D. di anni 22, per spaccio di stupefacenti, già gravati da precedenti specifici.

L’ordinanza giunge al termine di una meticolosa attività investigativa, svolta nei mesi trascorsi, dai militari di quel Reparto (c.d. “Operazione Live”), che ha consentito di individuare e smantellare una rete particolarmente attiva in Molfetta, di cui facevano parte i tre arrestati, divenuta centrale di smercio di centinaia di dosi giornaliere ai “clienti”, offerta presso luoghi del centro storico di volta in volta concordati.

Sempre a Molfetta, nel rione “Madonna dei Martiri”, ha avuto luogo un’ulteriore operazione di servizio che, questa volta, ha visto l’attiva partecipazione del pastore tedesco “Dago”, unità cinofila dei “Baschi Verdi” di Bari. All’olfatto del segugio, non è sfuggito un molfettese di anni 31 che, alla guida di un’autovettura, è stato trovato in possesso di 31 dosi di “hashish”, per un peso totale di circa 75 grammi, oltre ad attrezzatura e materiale per il confezionamento delle stupefacente.

Nel corso della successiva perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti anche 4 scatoloni, contenenti 71 paia di scarpe di provenienza furtiva, testimonianza questa delle ulteriori attività illecite poste in essere dal soggetto, posto agli arresti domiciliari.

Spericolato inseguimento nelle campagne tra Molfetta e Bisceglie, speronata una “gazzella

www.molfettalive.it

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Sorpresi a rubare una Peugeot, nonostante l’alt intimatogli, si sono dileguati a bordo di una Seat rubata dopo aver speronato l’auto dei Carabinieri.

Ne è nato un pericoloso inseguimento al termine del quale, vistisi alle strette, hanno deciso di abbandonare l’auto, carica di centraline elettroniche e arnesi da scasso, per poi dileguarsi a piedi per le campagne circostanti.

Nella tarda serata di ieri una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Molfetta, in servizio perlustrativo finalizzato alla repressione dei reati contro il patrimonio nella zona A.S.I., tra Molfetta e Bisceglie, ha sorpreso due persone intenti a rubare una Peugeot.

Gli stessi, alla vista dei carabinieri, sono saliti su una Seat Leon, con targhe sostituite e risultata rubata a Molfetta lo scorso 24 ottobre, che, nonostante l’alt intimatogli, ha puntato la “gazzella” dell’Arma speronandola e danneggiandola all’altezza del paraurti anteriore. Dopo l’impatto i malfattori si sono dati alla fuga e ne è nato un inseguimento. La corsa durava qualche chilometro finché i fuggitivi decidevano di abbandonare il mezzo e, dopo aver attraversato a piedi la SS16, si sono dileguate per le campagne circostanti.

Nell’auto i militari hanno trovato 43 centraline elettroniche, 1 scanner, 1 radio ricetrasmittente sintonizzata sulle frequenze delle Forze dell’Ordine, 1 inibitore di segnale GPS, numerosi arnesi atti allo scasso tra cui 1 flex a batteria, il tutto sottoposto a sequestro. Sono in corso indagini finalizzate all’identificazione dei malfattori.

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