Sequestrati beni per 1,7 milioni a pluripregiudicato, erano intestati a congiunti e prestanome: il blitz di carabinieri e gdf a Torremaggiore

Il blitz di carabinieri e guardia di finanza a Torremaggiore nei confronti di un pluripregiudicato di 43 anni arrestato nel dicembre 2019 nell’ambito dell’operazione Hydra – fonte: www.foggiatoday.it

I militari dei comandi provinciali della guardia di finanza e dei carabinieri di Foggia, coordinati dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Foggia, nell’ambito di specifica attività volta al contrasto della criminalità organizzata ramificata nel territorio della Capitanata, hanno dato esecuzione ad una misura di prevenzione patrimoniale del sequestro anticipato irrogata a carico di un pluripregiudicato di Torremaggiore, su richiesta della Procura di Foggia, dal Tribunale di Bari – III^ Sezione Penale – Misure di Prevenzione.

I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria e i carabinieri del nucleo investigativo Foggia hanno posto i sigilli ai beni immobili e mobili nella disponibilità diretta del destinatario del provvedimento giudiziario o dei suoi più stretti congiunti e prestanome.          

L’ordine del sequestro anticipato dei beni è giunto all’esito di approfondite indagini patrimoniali eseguite dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Foggia con il contributo dei carabinieri del Nucleo Investigativo che, dopo aver accuratamente rappresentato all’autorità giudiziaria la pericolosità sociale dell’individuo – presupposto essenziale per avanzare la proposta di confisca di prevenzione – hanno scandagliato la posizione patrimoniale del proposto, classe 78, con precedenti penali e di polizia per reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, armi, stupefacenti, estorsione, autoriciclaggio e reati fiscali, da ultimo arrestato a dicembre 2019 al termine dell’operazione ‘Hydra’, per aver fatto parte di un’associazione a delinquere dedita alle truffe ai danni dell’Inps al riciclaggio, ai reati fiscali.

Oltre che nei confronti del proposto, le indagini patrimoniali sono state sviluppate anche sui suoi familiari più stretti e su due suoi prestanome, ai quali erano fittiziamente intestate immobili e società, di fatto nella piena disponibilità del pluripregiudicato. Tra queste, anche una società di smaltimento rifiuti colpita lo scorso 21 aprile da interdittiva antimafia del Prefetto di Foggia.

In particolare, i finanzieri e i carabinieri hanno condotto approfondimenti investigativi sul tenore di vita, sulle disponibilità finanziarie e sul patrimonio dell’intero nucleo familiare del 43enne di Torremaggiore, Giovanni Putignano, riscontrando – come riporta il tribunale della prevenzione – “una macroscopica … sproporzione esistente tra i redditi dichiarati dal …. e dai suoi congiunti … ed il valore del patrimonio (beni immobili, beni mobili registrati, partecipazioni sociali e relativi compendi aziendali) che i soggetti summenzionati hanno accumulato nel tempo”.  

In altri termini, i beni mobili e immobili intestati al proposto ed ai suoi familiari conviventi, alla luce delle risultanze complessive dell’analisi delle movimentazioni economico finanziarie in entrata (fonti) e del raffronto con le uscite (impieghi), non hanno trovato giustificazione nei modesti redditi prodotti.

Il tribunale della prevenzione ha così accolto la proposta formulata dalla procura della eepubblica di Foggia e ha ordinato il sequestro di due compendi aziendali, comprensivi del 100% delle relative quote sociali, entrambi con sede in Torremaggiore, 16 immobili situati prevalentemente in area garganica (San Paolo di Civitate e Rodi Garganico) e Pescara, tra appartamenti e box; quattro autovetture, cinque conti correnti e due polizze assicurative/fideiussorie per un valore complessivo pari a oltre 1.652.000.   

Il risultato conseguito oggi conferma il costante coinvolgimento della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri di Foggia, in perfetta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, nella lotta alla criminalità organizzata, rimarcando che la sistematica aggressione degli interessi patrimoniali dei sodalizi criminali, attraverso strumenti di indagine volti al sequestro ed alla confisca dei proventi e dei beni accumulati da attività delittuose o dal reimpiego di risorse derivanti da esse, costituisce obiettivo strategico di primaria importanza per disarticolare le compagini delinquenziali organizzate e reprimere ogni tentativo di infiltrazione e mimetizzazione nell’economia legale. A tal fine la Procura della Repubblica del Tribunale Foggia ha istituito un apposito pool composto da sei Pubblici ministeri che si occupa di istruire e avanzare le richieste di misure di prevenzione personali e patrimoniali.  

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