di Enrica D’Acciò (www.lagazzettadelmezzogiorno.it/…)
MOLFETTA . – Dopo Turi, Molfetta. Più di 13 mila chili di mozzarelle «mutanti», quelle che diventano blu una volta aperta la confezione a causa del batterio Pseudomonas fluorescens, sono state sequestrate ieri dai carabinieri del Nucleo antisofisticazione di Bari in una piattaforma commerciale e centro di distribuzione nella zona industriale di Molfetta.
Le mozzarelle, prodotte nello stabilimento caseario tedesco finito sotto i riflettori degli ispettori sanitari europei, erano destinati a circa 60 punti vendita, per lo più discount, in Puglia, Molise e Abruzzo. A differenza di quanto accaduto a Turi, dove i latticini sono stati sequestrati in un supermercato al dettaglio della catena «Lidl», le mozzarelle molfettesi non sarebbero mai arrivate nei banchi frigo dei supermercati locali perché il centro di distribuzione di Molfetta aveva già richiamato le mozzarelle dal mercato, rispondendo con severità alle procedure di allerta europea e attivando le procedure di autocontrollo. Il sequestro effettuato dai militari sulla merce in deposito, pertanto, è di natura cautelativa.
Dalle confezioni ancora imballate sono stati prelevati alcuni campioni che nei prossimi giorni saranno esaminati dall’Istituto zooprofilattico di Putignano: i medici e i biologi eseguiranno sulle mozzarelle molfettesi le stesse indagini che in queste ore stanno eseguendo sui campioni dei 70 chili di mozzarelle «mutanti», sequestrate lunedì a Turi, alla ricerca del batterio pseudomonas, che a contatto con l’aria e in alcune condizioni di temperatura e di umidità colora le mozzarelle di blu e il siero che le contiene di verde. Cautamente ottimista il capitano dei carabinieri dei Nas di Bari, Antonio Citarella: «Ragionevolmente riteniamo che tutte le mozzarelle del lotto di produzione proveniente dalla Germania sono state ritirate dal mercato e pertanto non arriveranno mai nei nostri piatti. Più difficile sarà rintracciare le mozzarelle distribuite e vendute prima dell’allerta europea».