l pm del tribunale di Bari, Isabella Ginefra, ha chiesto due condanne a 3 anni e 6 mesi di reclusione e una a 4 anni rispettivamente per l’ex presidente dell’Ordine dei commercialisti di Bari, Giorgio Treglia, e per i consulenti di altrettante società, Edmondo Caccuri e Francesco Della Corte, accusati tutti e tre di corruzione in atti giudiziari, il solo Della Corte anche di falso, riciclaggio e intestazione fittizia di valori.
Il processo, che viene celebrato con rito abbreviato dinanzi al gup del tribunale di Bari Alessandra Piliego, è quello cosiddetto “Gibbanza” e riguarda presunte sentenze pilotate presso le commissioni tributarie provinciale e regionale. Nelle scorse udienze la Procura aveva chiesto altre 5 condanne e un’assoluzione.
Altri 31 imputati, tra cui il giudice tributario Oronzo Quintavalle, che ha collaborato con gli inquirenti, non hanno scelto riti alternativi. Per loro nelle scorse udienze il pm ha insistito per il rinvio a giudizio. Il prossimo 20 giugno ci saranno le repliche e il 27 è prevista la sentenza sugli abbreviati e la decisione sul rinvio a giudizio.I reati contestati, a vario titolo, agli imputati, tra giudici tributari, commercialisti, avvocati, funzionari delle Commissioni Tributarie e imprenditori, sono corruzione in atti giudiziari, falso, rivelazione del segreto d’ufficio, infedele dichiarazione dei redditi, riciclaggio, favoreggiamento personale, abuso d’ufficio, truffa, millantato credito e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Nel procedimento sono costituiti parti civili Agenzia delle Entrate, Ministero delle Finanze ed Equitalia. L’indagine, avviata nel 2008, portò nel novembre 2010 e poi nel maggio 2012 all’arresto di 23 indagati.
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