In questa campagna elettorale ci siamo abituati alle menzogne del sindaco. Si può anche sorvolare su qualcuna, in attesa che la magistratura faccia il suo corso, ma non si può tacere sulle menzogne che possono mettere in pericolo la pubblica incolumità. In questi giorni, abbiamo ascoltato spesso il sindaco dichiarare che “abbiamo tolto le bombe al Gavetone, dopo 70 anni” (ma sono 75 anni).
A parte il tono trionfalistico, che ha contraddistinto lui e qualche suo predecessore, le sue dichiarazioni diventano pericolosissime per il falso messaggio “tranquillizzante” che viene interpretato dal cittadino come un “liberi tutti, andate a mare al Gavetone“. Chi gli prepara gli appunti per i comizi, e interviste, è disinformato quanto lui. A Torre Gavetone ci sono i cartelli che vietano la balneazione e ancora più grave è non conoscere l’Ordinanza che riguarda la bonifica a T. Gavetone ancora leggibile sul sito della Capitaneria di Porto.
Questo post è diventato ancor più attuale perché stamattina in una zona della battigia oltre la torre c’erano le transenne che delimitavano la zona in cui è stato avvistato un presunto ordigno (le foto di seguito). Ma, fino alle ore 12.00 nessuna vigilanza istituzionale a far rispettare i divieti, tanto… il sindaco ha detto che il Gavetone è stato bonificato.
Auspichiamo le scuse del candidato sindaco Tommaso Minervini.