Se è vero che in Italia dal 1993 la legge Mancino sanziona l’utilizzo dei simboli di organizzazioni e movimenti che istigano all’odio razziale, a Molfetta la croce celtica, equiparata alla svastica del nazismo ha sventolato per tutto il tardo pomeriggio in pieno centro.
Non era da sola ma accompagnata dalla bandiera di FORZA NUOVA, mostrate al vento da giovanotti ben piazzati, vestiti di nero e teste completamente rasate. Sì cari concittadini tutto è avvenuto all’altezza della Galleria Patrioti molfettesi al Corso Umberto.
Ci piacerebbe sapere chi sono gli interlocutori locali che hanno invitato questi simpatici giovanotti che aspettavano forse una semplice provocazione per dare il meglio delle loro prestazioni filo-fasciste.
La provocazione c’è stata, ma l’intervento dei carabinieri ha evitato che stasera Molfetta diventasse un campo di battaglia tra frange estreme di destra e sinistra.
Ma signor Sindaco, chi ha permesso questa indegna presenza nella città di Gaetano Salvemini?
è che i “democratici” sono troppo occupati a creare il loro partito per preoccuparsi dell’antifascismo, l’unica solida base della democrazia.
Il sale della democrazia è permettere a tutti di esprimere il proprio parere. A tutti.
Altrimenti, si dica che la democrazia in realtà ha dei limiti, oltre i quali non deve più consentire il libero pensiero.
IL LIMITE DELLA DEMOCRAZIA E’ PROPRIO QUELLO CHE DA FACOLTA’ DI PAROLA ANCHE AI CRETINI.
provocatori ?? sbagli, io li chiamerei patrioti !
non hai visto il tricolore ?
caro patriota faresti bene a darti una regolata;sei fuori moda e fuorilegge.Attento alle perquisizioni.