Nelle perquisizioni delle case popolari, del 25 giugno, trovati monopattini elettrici, armi giocattolo prive di tappo rosso, proiettili di pistola ed altro ancora

Nella mattinata del 25 giugno scorso, in maniera molto discreta, con un considerevole numero di uomini e mezzi, la Polizia di Stato e Carabinieri blindarono una zona a ponente della città, tra via 8 Marzo, via Rosaria Scardigno e S. Bolivar, dove sono presenti alcuni stabili di case popolari. I militari operarono anche in altre zone a ponente della città. In particolare sono stati visitati degli stabili in via S.Francesco d’Assisi e via Zuppetta. Non trapelarono, nei giorni seguenti, notizie circa l’obiettivo dei controlli e perquisizioni ma probabilmente l’operazione era rivolta al controllo di alcune famiglie di pregiudicati che alloggiano negli stabili visitati. Altra ipotesi potevano portare a collegare l’operazione del 25 giugno ad altre operazioni in atto da parte della Direzione Antimafia di Bari.

Nell’estate del 2016 chiedemmo l’intervento del Commissario Prefettizio per smantellare una fantomatica “Madonna della Famiglia” venerata in una nicchia, costruita abusivamente, nel giardino pubblico di via 8 Marzo. In effetti ci fu l’intervento della Digos che fece smantellare tutto e bloccò anche una festa che una certa famiglia Allegretta aveva organizzato con fuochi d’artificio finali, ma dopo qualche tempo il tutto è stato ripristinato.

Apprendiamo solo oggi dalla Gazzetta del Mezzogiorno che in alcune cantine delle palazzine popolari interessate ai controlli della Polizia di Stato e Carabinieri, sono stati rinvenuti monopattini elettrici di dubbia provenienza, armi giocattolo prive di tappo rosso, sicuramente utilizzate per commettere determinati reati predatori e per scopi intimidatori, proiettili di pistola di diverso calibro, una pistola lanciarazzi e diverso materiale utile al confezionamento di sostanze stupefacenti, praticamente una così detta “cupa” in cui i malfattori, in corso di identificazione, utilizzavano per i loro scopi illeciti, certi di non  essere scoperti. Nel corso delle attività sono state effettuate anche perquisizioni a carico di alcuni soggetti del posto”.

Sicuramente le indagini sono ancora in corso, perché non si giustificherebbe un tale spiegamento massiccio di uomini e mezzi per trovare qualche monopattino o arma giocattolo. Seguiremo gli sviluppi anche di questa storia.

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