Il dott. Ezio Amato, dell’IRPA (ex I.C.R.A.M.), interviene alla trasmissione televisiva “Sabato & Domenica estate”, su Raiuno, alle ore 8:30 di sabato 9 agosto, sull’inquinamento marino provocato dai residuati bellici, tra cui l’iprite.
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Il dott. Ezio Amato, dell’IRPA (ex I.C.R.A.M.), interviene alla trasmissione televisiva “Sabato & Domenica estate”, su Raiuno, alle ore 8:30 di sabato 9 agosto, sull’inquinamento marino provocato dai residuati bellici, tra cui l’iprite.
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Certo disturba, smentire il Pr. Ezio Amato ricercatore scrupoloso ed attento. Ma telecamere o microfoni avvolte confondono le idee. L’Yprite non è stata inventata negli anni venti o trenta, ma utilizzata sistematicamente nel corso della prima guerra mondiale. Un esempio è la battaglia a Monte San Michele nel 1915”. L’Iprite è un aggressivo chimico liquido e di colorazione quasi gialla. In pratica è un vescicante/soffocante. A mio giudizio la sua persistenza può variare da un minimo di due giorni a qualche settimana. Gli effetti consistono in vesciche interne o esterne, su alcune parti del corpo, un inteso fastidio ottico e visivo, in alcuni casi problemi anche polmonari e calo dalla pressione sanguigna.
Giovanni Lafirenze