Il provvedimento segue il sequestro di beni mobili e immobili effettuato nell’ottobre 2015, scaturito da un’indagine patrimoniale dei carabinieri, che ha permesso di appurare come il boss, a fronte di modesti redditi dichiarati, abbia realizzato nel tempo un rilevante patrimonio grazie al reimpiego dei guadagni conseguiti dalle attività illecite, intestando i beni a familiari e prestanome.

La misura di prevenzione riguarda un elegante appartamento di circa 100 mq con finiture di pregio en ascensore interno, un magazzino e un garage, ad Altamura, una lussuosa villa a Policoro, inserita in un bel complesso residenziale, un’auto di grossa cilindrata, varie disponibilità finanziarie, 2 quote societarie relative ad altrettante società di costruzioni, il tutto per un valore complessivo di circa un milione di euro.