Mafia Capitale, fissato il giudizio immediato: a novembre il processo per Carminati e altri 33

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di FEDERICA ANGELI – roma.repubblica.it

Inizierà il 5 novembre davanti alla decima sezione collegiale il processo per gli imputati – Massimo Carminati e altre 33 persone – della prima tornata dell’inchiesta su Mafia Capitale.

Oggi il giudice per le indagini preliminari, Flavia Costantini, ha accolto favorevolmente la proposta avanzata il 21 maggio scorso dai tre pm del pool antimafia della Procura che avevano chiesto il giudizio immediato per gli arrestati. Il rito consente alla Procura di saltare la fase delle udienze preliminari.

Domani, 2 giugno, sarebbero scaduti i termini della custodia cautelare a sei mesi per gli imputati su cui non pende l’aggravante mafiosa. Con la decisione del gip di andare a giudizio immediato però la norma decade: restano dunque in vigore le misure cautelari.

Oltre Carminati, ritenuto a capo dell’organizzazione, tra i personaggi di spicco a processo anche Salvatore Buzzi, l’uomo delle cooperative, l’ex ad di Ama, Franco Panzironi, e Luca Odevaine. Il procuratore aggiunto Michele Prestipino e i sostituti Giuseppe Cascini, Paolo Ielo, Luca Tescaroli, titolari dell’inchiesta, contestano agli imputati reati che vanno, a seconda delle singole posizioni, dall’associazione per delinquere di tipo mafioso, all’estorsione, all’usura, alla corruzione, alla turbativa d’asta, alle false fatturazioni, al trasferimento fraudolento di valori, al riciclaggio.

“Noi siamo molto contenti che si vada a giudizio immediato, così guadagniamo tre mesi sulla sentenza – l’avvocato Giosuè Naso, legale di Massimo Carminati – Abbiamo sempre detto che vogliamo fare il processo e confrontarci in dibattimento con la procura per dimostrare prima di tutto che l’accusa di mafia non regge. Prevedo che Carminati non sarà presente fisicamente in aula perché la procura chiederà di farlo partecipare in videoconferenza, e il tribunale difficilmente deciderà in modo diverso”, ha affermato Naso. L’ex terrorista di estrema destra dei Nuclei armati rivoluzionari (Nar) è detenuto in regime di 41 bis, quello di isolamento assoluto riservato ai mafiosi. Il legale si aspetta che il processo si tenga nell’aula bunker del carcere di Rebibbia a Roma. E difende anche altri due imputati nel processo a Mafia Capitale che si aprirà a novembre, il presunto braccio ‘militare’ del boss, Riccardo Brugia, e il manager Fabrizio Testa.

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