Lecce, bomba carta e petardi contro polizia e carabinieri: denunciati due 15enni e un 16enne

fonte: http://bari.repubblica.it – di CHIARA SPAGNOLO

Incastrati dai video e dai commenti su Facebook dopo aver fatto esplodere una bomba carta sotto un’auto della polizia a Gallipoli e lanciato un ordigno contro due carabinieri la sera dell’11 dicembre. Tre minorenni (due 15enni e un 16enne) sono stati denunciati al termine delle indagini effettuate dai poliziotti della Digos e del commissariato di Gallipoli.

Devono rispondere di danneggiamento aggravato, detenzione di materiale esplodente, accensione ed esplosione pericolosa e la loro posizione potrebbe aggravarsi con la contestazione del reato di lesioni personali aggravate in relazione ai danni all’udito riportati dai due carabinieri, ai quali fu data una prognosi di 9 giorni. Due gli episodi di cui i ragazzi, tutti originari del Gallipolino, si resero protagonisti: prima l’accensione di un ordigno in piazza Carducci, spento dai militari contro i quali fu lanciato un grosso petardo. Poi, a distanza di un’ora e mezzo, il posizionamento di una bomba carta sotto una Seat Leon della polizia, parcheggiata vicino il commissariato, su corso Roma.

Per cercare di individuare i responsabili, i poliziotti effettuarono un collage di immagini tratte delle diverse videocamere di sorveglianza installate nella zona, ottenendo identikit abbastanza precisi. L’attività informativa ha consentito di identificare il primo minore e risalire, tramite i suoi contatti Facebook e i suoi post, agli altri due. Tutti e tre – durante il mese in cui sono stati osservati senza saperlo – non hanno lesinato commenti poco gradevoli sulle forze dell’ordine, manifestando un odio che sarebbe alla base dei reati commessi.

Stando a quanto ricostruito dalla polizia, infatti, a scatenare l’azione sarebbe stato l’intervento dei carabinieri in piazza Carducci per spegnere il primo petardo, che avrebbe infastidito i ragazzini, spingendoli a lanciare prima un ordigno contro i due uomini in pattuglia e poi a voler danneggiare anche un’auto del commissariato. Alla luce degli elementi raccolti dagli investigatori, il pm del Tribunale dei minori Imerio Tramis ha disposto la perquisizione domiciliare, nel corso della quale sono stati trovati giubbotti, pantaloni, cappelli immortalati nei video. Nel corso degli interrogatori i tre adolescenti hanno ammesso le rispettive responsabilità, aggravando il reciproco coinvolgimento nei due episodi.

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