foto postata su FB da Dario Ginefra.
“Ieri a Valenzano c’è stata la festa patronale. La famiglia Buscemi ha fatto mettere un messaggio con dedica sulla mongolfiera che viene lanciata, tradizionalmente, in occasione della conclusione dei festeggiamenti del 16. Si tratta di una sponsorizzazione da parte del clan omonimo?”.
Così l’On. Dario Ginefra ha preannunciato la formalizzazione di un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno, ma si auguro che i media locali e nazionali diano evidenza ad un episodio che, se confermato, rappresenterebbe una grave manifestazione che spero veda l’immediata, sia pur tardiva, presa di distanza delle autorità religiose e civili locali.
Questo il testo dell’Interrogazione:
” AL MINISTRO DELL’INTERNO
Premesso che
– le feste patronali e in generale quelle ricorrenze e quelle celebrazioni che rivestono un forte carattere identitario per le comunità locali rappresentano spesso occasione e pretesto in cui i clan malavitosi evidenziano la propria supremazia sul territorio attraverso messaggi simbolici;
– a Valenzano tradizionalmente si celebra la festa patronale, dedicata al santo protettore san Rocco, durante le giornate del 15, 16 e 17 agosto;
– quest’anno, in occasione della conclusione delle celebrazioni della giornata del 16 agosto, è stata lanciata, da largo Plebiscito, una mongolfiera che riportava l’intitolazione alla famiglia Buscemi (che evidentemente aveva sponsorizzato i festeggiamenti), con tanto di dedica: “viva san Michele, viva san Rocco”;
– i Buscemi in questione sono molto probabilmente gli esponenti dell’omonimo gruppo mafioso, attivo nel paese di Valenzano;
– altrettanto probabilmente, la dedica a san Michele, che precedeva quella a san Rocco, era un omaggio fin troppo esplicito a Michele Buscemi, ucciso a Valenzano nel 2008;
– è verosimile che con questo sistema i Buscemi abbiano voluto segnalare in forma pubblica e spettacolare il proprio controllo sul territorio.
Tanto ciò premesso si chiede al Ministro interrogato:
– quali iniziative abbia assunto o intenda assumere per ribadire e potenziare la presenza delle istituzioni a Valenzano e in generale nei paesi dell’hinterland barese, in modo da sottrarre terreno a simili fenomeni disgreganti.
On. Dario Ginefra“
Per la cronaca, il 13 gennaio 2008 fu ucciso in un agguato compiuto a Valenzano il pregiudicato palermitano Michele Buscemi; in passato era stato coinvolto diverse volte in inchieste sul traffico e spaccio di stupefacenti, e imputato per l’omicidio del pregiudicato Stefano Camposeo, avvenuto sempre a Valenzano il 10 aprile ’99. Michele Buscemi era nipote del boss mafioso Salvatore Buscemi, considerato uno dei capi della famiglia mafiosa del mandamento di Boccadifalco a Palermo. La sua famiglia risiede a Valenzano dagli anni ’70 per il soggiorno obbligato del padre Giuseppe; per parte di madre era nipote del vecchio contrabbandiere Michelangelo Stramaglia, anche lui ucciso in un agguato nell’aprile del 2009. Questo è il mondo che potrebbe nascondersi dietro questa “sponsorizzazione”.