La sindaca Raggi rischia di essere indagata per aver favorito il fratello di Marra

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La sindaca Raggi ha chiesto una verifica interna ( in ritardo) sulla legittimità degli atti adottati da Raffaele Marra, ma questa azione non la salverà da un probabile avviso di garanzia per abuso d’ufficio. Così ha inguaiato se stessa per promuovere il vicecapo della polizia locale Renato Marra a dirigente nel settore turismo, senza adottare la “procedura comparativa”. Raffaele Cantone conclude così la sua Delibera:

… Tutto ciò premesso e considerato,

DELIBERA

  • –  che i fatti segnalati configurano una violazione dell’ art. 6 bis della legge n. 241/1990, dell’art.7 del d.P.R. n. 62/2013 e dell’art.10 del codice di comportamento dei dipendenti pubblici di Roma Capitale. Conseguentemente, la violazione dell’obbligo di astensione previsto dalle citate norme integra un comportamento contrario ai doveri d’ufficio ed è fonte di responsabilità disciplinare (art. 16 del d.P.R. n. 62/2013);

  • –  di trasmettere gli atti alla struttura competente del Comune di Roma Capitale affinché accerti la responsabilità disciplinare del dott. Raffaele Marra, riferendo gli esiti di tale accertamento a quest’Autorità;
  • –  di trasmettere gli atti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma e alla Procura regionale della Corte dei Conti del Lazio, per gli aspetti di competenza.
  • –  di trasmettere gli atti al RPCT perché valuti se la procedura di interpello posta in essere sia stata conforme ai principi di buon andamento ed imparzialità che devono connotare l’agire della pubblica amministrazione e se non sia necessario adottare, a partire dal PTPC 2017- 2019, adeguate misure di prevenzione.

    Quanto alle anomalie segnalate, relative all’inquadramento del dott. Raffaele Marra nei ruoli della dirigenza del Comune di Roma, si inviano gli atti, per l’esame di tale profilo, alla Procura regionale presso la Corte dei conti della Regione Lazio e all’Ispettorato della funzione pubblica, ai sensi dell’art. 60, co.6 del d.lgs. n. 165/2001, così come modificato dall’art. 71 del d.lgs. n. 150/2009 concernente l’ampliamento dei poteri ispettivi dell’Ispettorato per la funzione pubblica.

    Raffaele Cantone

    Depositato presso la Segreteria del Consiglio in data 21 dicembre 2016

    Leggi la delibera integrale QUI

 

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