La nave Hedia, in rotta nel Mediterraneo verso Venezia, scompare al largo delle coste tunisine il 16 marzo 1962. A bordo vi sono ben 19 marinai italiani e un gallese. Federico Agostinelli di Fano, Colombo Furlani di Fano, Elio Dell’Andrea di Venezia, Otello Leonardi di Fano, Giovanni Pagan di Chioggia, Dino Bullo di Chioggia, Giovanni Salvagno di Chioggia, Edoardo Nordio di Chioggia (marinaio), Claudio Cesca di Trieste, Giorgio Bandera di Mestre, Giuseppe Orofino di Catania, Ferdinando Balboni di Venezia, Filippo Graffeo di Sciacca, Anton Narusberg di Cardiff (macchinista), Michele Marancia di Molfetta (secondo ufficiale macchina), Nicola Caputi di Molfetta (marinaio), Corrado Caputi di Molfetta (ingrassatore), Cosimo Gadaleta di Molfetta (marinaio), Damiano Bufi di Molfetta (marinaio), Il più giovane di loro, Giuseppe Uva di Molfetta (giovanotto) aveva appena 16 anni.
Secondo il governo italiano si era trattato di un naufragio nel canale di Sicilia. Invece, il mercantile non è mai affondato, ma è stato sequestrato da unità della marina militare francese (situazione ben nota alle autorità italiane, inclusi i servizi di sicurezza tricolore).
Ne parleremo il 29 agosto 2015 con il giornalista d’inchiesta Gianni Lannes, il prof. Nico Perrone, storico e autore di pubblicazioni su Enrico Mattei e sull’ENI, e Accursio Graffeo promotore della ricerca e rappresentante di alcune famiglie degli scomparsi.
29 Agosto 2015 – ore 18.30 Fabbrica di S.Domenico Via S. Domenico, 69 – Molfetta
Articoli correlati dal blog di Gianni Lannes: