Esattamente a 24ore dai fatti, vogliamo riflettere su quello che è avvenuto ieri alle 16.15 circa in Via Ten. Fiorino, presso lo sportello bancario “CARIME”. Un commando armato, composto da 4 o 5 banditi, con giubbotti antiproiettile e viso coperto, sfonda con un mezzo pesante, su cui è montato un “ariete”, il muro della banca. I banditi in fretta si introducono all’interno in cui c’erano ancora i dipendenti.
Con un’azione fulminea tenendo sotto minaccia i presenti portano via un bottino ancora non quantificato. Mentre fuggono ingaggiano un conflitto a fuoco con una pattuglia dei Carabinieri giunta sul posto. I malviventi esplodendo numerosi colpi d’arma da fuoco, fuggono attraverso una strada adiacente la banca raggiungendo un complice che li attendeva su un suv BMW X3. Nella fuga hanno anche minacciato alcuni cittadini che erano nei pressi del vicino garage sul Lungomare M.Colonna.
Per la dinamica in cui è avvenuta la rapina ci permettiamo di azzardare l’ipotesi, forse scontata, che l’azione sia avvenuta sotto il coordinamento di un basista che conosceva bene la banca e la parte del muro più idonea ad essere demolita. Ma il basista conosceva bene anche le strade limitrofe alla banca e le possibili vie di fuga.
Quella strada è attraversata quotidianamente da migliaia di cittadini a piedi e in auto o su mezzi pubblici ed è stato un vero miracolo che le decine di proiettili esplosi non abbiano colpito nessuno. I rilievi della scientifica hanno rinvenuto anche proiettili esplosi verso la finestra di un locale, adiacente alla via di fuga usata dai malviventi, che ospita un’agenzia di onoranze funebri, si spera che in quel momento la stessa fosse vuota.
Speriamo solo che la collaborazione dei cittadini e delle telecamere sparse in zona possano aiutare i Carabinieri ad individuare i responsabili del grave fatto che per fortuna non ha fatto registrare nuove vittime innocenti di una criminalità nascente molto pericolosa.