Ne sentivamo la mancanza e il “piromane” di turno ha voluto chiudere in bellezza la festa patronale, erano le 01:15 circa. Dopo l’ordigno inesploso e la rissa alle giostre, solo il tempestivo intervento di Vigili del Fuoco e cittadini, che hanno spento l’incendio appiccato ad un pneumatico di una Renault Scenic, hanno evitato che il fuoco si propagasse ad altre auto parcheggiate in via Cap. Azzarita, angolo via Cap. Magrone. Quello è un parcheggio disponibile solo nei giorni festivi e di notte, perché nei giorni lavorativi deve lasciare spazio all’ombrellone e cassette di frutta del sig. Magarelli. Questa volta sarà difficile raccontare la favola dell’autocombustione o del corto circuito. Così come abbiamo fatto negli ultimi 10 anni, con chi l’ha preceduto, chiediamo al sindaco Tommaso Minervini di accogliere il nostro appello:
Premesso che non abbiamo mai accettato, e continueremo a non accettare, l’idea che gli incendi in città siano solo episodi incidentali e casuali, oppure dovuti a corto circuiti o autocombustione, chiediamo che il primo cittadino si faccia carico della richiesta, presso la Procura di Trani, dell’apertura di un fascicolo d’indagine unico degli incendi di auto a Molfetta.
Sarebbe auspicabile se, dopo tanti anni di fuoco con centinaia di auto incendiate, fossero avviate indagini coordinate, pur contro ignoti, per accertare se si tratti di incendi dolosi provocati da piromani seriali, piromani d’occasione o di emulazione, atti vandalici, ritorsioni o vendette personali; oppure se, a Molfetta e nelle città limitrofe, si sia di fronte ad operazioni criminali che hanno come obiettivo la creazione di un clima di paura collettiva per poi attuare nel tempo azioni estorsive indirette e diffuse. Non dobbiamo dimenticare che, oltre alle automobili ci sono stati anche incendi di esercizi commerciali e atti dinamitardi.
Inoltre chiediamo al Sindaco, e al Presidente del Consiglio Comunale, di rimettere in agenda del Consiglio Comunale la revisione del regolamento del “Comitato Comunale di monitoraggio dei fenomeni delinquenziali” e la sua immediata attivazione.
E domani a chi toccherà?