VELENI DI STATO – Intervista a Gianluca Di Feo
Negli anni trenta gli italiani facevano armi chimiche, gli inglesi anche, i primi le hanno nascoste, i secondi ne hanno studiato gli effetti di nascosto durante la seconda guerra mondiale. A distanza di 50 anni noi, oggi, rischiamo ancora di subirne i danni.
Ne parliamo con Gianluca Di Feo, il giornalista de L’Espresso che ha scoperchiato il vaso di Pandora e ha prodotto un’importante inchiesta sui residui chimici prodotti durante la seconda guerra mondiale.
Immaginiamo di pedalare lungo il lago di Vico: è bello, c’è un tiepido sole e il rumore della pedalata, l’odore dell’aria e del lago, sensazioni che si conoscono da una vita, alle quali si è abituati senza però perderne il piacere.
Poi l’odore diventa leggermente estraneo, risale le narici e brucia, come i primi respiri del freddo intenso però questa volta non segue un brivido ma un senso di nausea e di vertigine, la pelle brucia, gli occhi lacrimano e si cade al suolo respirando con dolore…
Se volete continuare a leggerlo sono disponibili le ultime copie presso l’edicola della stazione di Molfetta…