I molfettesi ne hanno le scarpe piene!

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di Maria Laura Scala


Il migliore amico dell’uomo, il cane, protagonista inconsapevole ed innocente di un sempre più crescente sentimento di “odio” nei propri confronti, suscitato, nella totalità dei casi, dal mancato recupero delle sue deiezioni; così ci s’indigna con lui invece di prendersela con i rispettivi padroni.

Un recente sondaggio di CONSODATA, società del gruppo SEAT Pagine Gialle, specializzata in servizi per il marketing, ha rilevato che più della metà delle famiglie italiane (circa il 58%) possiede un cane o un gatto; il 90% degli intervistati, purtroppo, non dà per nulla importanza alla rimozione di feci o urine animali e pensano che non sia un proprio dovere pulire la strada o il marciapiede.
E’ difficile capire i motivi di questo dilagante malcostume sociale dei padroni dei nostri amici a quattro zampe: ci vuole meno di un minuto per raccogliere e gettare nell’immondizia gli escrementi di un cane e non è nemmeno un’operazione faticosa.

Pensare di affidare la pulizia di strade e marciapiedi solo ed esclusivamente alla pioggia o al temporale di turno è inconcepibile ed avvilente, dato che non se ne occupano più neanche i nostri Operatori Ecologici Comunali.

Ma questa è un’altra storia…

Spezziamo una lancia in favore dei cani: loro hanno tutti i diritti di fare i loro bisogni durante le loro passeggiate quotidiane, ma i loro padroni hanno il dovere di pulire dove i cani sporcano in quanto responsabili per loro.

I “ricordini” lasciati in giro e non rimossi non costituiscono solo un problema in termini di mancanza di senso civico, di rispetto della città, di odori e di viabilità di strade e marciapiedi, ma comportano soprattutto dei rischi da un punto di vista igenico-sanitario che interessa la salute di tutti noi cittadini.

Malattie infettive ed infezioni possono essere provocate dai batteri e parassiti contenuti nelle deiezioni canine. Le “micro larve” vengono veicolate nelle nostre abitazioni attraverso le nostre scarpe o trasmesse all’ uomo attraverso il pelo dei nostri stessi cani domestici che non risultano immuni: sono infatti molteplici le occasioni in cui il “nostro fido” può entrare in contatto con loro, ad esempio annusando le deiezioni di altri cani o leccando ed ingerendo ciò che trovano per terra.
Gli organi umani principalmente colpiti da tali batteri e parassiti sono il fegato ed i polmoni e nei casi più gravi ed eccezionali possono insediarsi anche nel cervello umano. Soggetti particolarmente a rischio di infezioni e malattie infettive sono i bambini e gli anziani.

«I trasgressori saranno puniti dalla legge», ma quale?
La normativa, le regole, le disposizioni disciplinari e sanzionatorie in tema sono previste sia dalla Regione Puglia sia dal Comune di Molfetta; il problema è che nella maggior parte dei casi l’inadempienza e l’ignoranza delle medesime è dovuta alla disinformazione ed alla mancata conoscenza da parte di molti proprietari e detentori di cani. Ad aggravare un quadro già di per sé critico si aggiunge la mancata applicazione delle regole stesse ed il disinteresse totale di tutti gli organi ufficiali di vigilanza affinché vengano rispettate.

Le ordinanze comunali che si occupano di questa “materia” ci sono dal lontano 03.06.97 (ord. n. 23330 e successive), ma ad oggi non vediamo nessun riscontro oggettivo.
In tali Ordinanze vengono accertati i rilevanti problemi di igiene ambientale e di potenziale pericolo igienico-sanitario causato dalle deiezioni canine su strade, marciapiedi, aree verdi ed il conseguente pericolo di contrarre infezioni e malattie.
In tal senso sono predisposte sanzioni pecuniarie per:
• mancato utilizzo di apposita paletta ecologica per la raccolta di feci depositate dagli animali, con pagamento di una multa da 17 a 75 euro in caso di mancato rispetto di tale disposizione;
• mancata rimozione delle deiezione canine, con pagamento di una multa da 25 a 105 euro in caso di mancato rispetto di tale disposizione;
• mancato deposito delle feci in apposito pacchetto idoneo, chiuso, in cassonetti stradali o in cestelli portarifiuti, con pagamento di una multa da 25 a 105 euro in caso di mancato rispetto di tale disposizione.

A proposito di  sanzioni forse non tutti sanno che la Legge Regionale n. 12 del 03 Aprile 1995 (artt. 3 e 4) impone a tutti i proprietari e/o detentori a qualsiasi titolo di cani di iscriverli obbligatoriamente e gratuitamente all’Anagrafe Canina entro e non oltre i primi sei mesi di vita e di applicarvi un sistema di riconoscimento e rintracciabilità elettronico detto “microchip” entro 90 giorni dalla data di avvenuta iscrizione, col pagamento del solo costo del microchip (il Comune di Molfetta ha dato disposizione di applicabilità da effettuarsi presso il Servizio Veterinario della A.U.S.L. BA/2 sito in Via Molfettesi d’Australia, 24 o presso gli ambulatori veterinari di liberi professionisti).
Inoltre tutti i proprietari e detentori di cani sono tenuti obbligatoriamente a comunicare all’A.U.S.L. competente per territorio la cessazione, la scomparsa, la morte del cane o ogni eventuale altra modificazione dei dati forniti all’atto di iscrizione entro e non oltre 15 giorni dall’evento.
In caso di mancato rispetto di tali disposizioni, sono previste le seguenti sanzioni pecuniarie:
• mancata iscrizione all’Anagrafe Canina, pagamento di una multa da 38 a 232 euro;
• omessa applicazione di un microchip, pagamento di una multa da 25 a 154 euro;
• omessa comunicazione di variazione di residenza, cessazione, smarrimento e morte del cane, pagamento di una multa da 77 a 464 euro.

Alcune domande nascono spontanee.
A Molfetta quanti cani domestici (e non) sono regolarmente iscritti all’Anagrafe Canina e su quanti sono stati realmente applicati i dispositivi di riconoscimento e rintracciabilità elettronici?
Cos’è cambiato da quando sono state pubblicate le ordinanze comunali in materia?
Quali gli interventi e gli aggiornamenti sul tema? A vedere lo stato in cui versano le strade ed i marciapiedi della città sembrerebbe che nulla sia stato fatto, anzi è evidente il crescente degrado ed abbandono.
Forse la salute di tutti noi cittadini, la pulizia ed il decoro urbano non sono temi sufficientemente importanti su cui concentrare l’interesse dei nostri politici locali e promuovere investimenti?
Quali azioni di vigilanza e controllo sono concretamente svolte dalle Autorità e Servizi Competenti, Servizio Veterinario A.U.S.L BA/2, Servizio di igiene Pubblica, Polizia Municipale-Nucleo Ambientale, Polizia Urbana, ?
Chi applica a Molfetta le sanzioni ipso facto nei confronti dei trasgressori? I Vigili? Le Guardie Ecozoofile? Le guardie del W.W.F.?
Purtroppo molti trasgressori non subiscono nessuna sanzione per la difficile applicabilità della legge: per essere multati questi furbi devono essere “colti sul fatto” e quindi, sicuri che niente e nessuno possa ostacolarli, spadroneggiano sul suolo pubblico deturpandolo e sporcandolo.

Se quanto disposto dalla legge fosse stato effettivamente applicato e quindi i tanti e molteplici trasgressori avessero puntualmente pagato le sanzioni pecuniarie previste, avremmo accumulato ad oggi fondi più che sufficienti da reinvestire in campagne di sensibilizzazione e di educazione all’ambiente, nella distribuzione gratuita di apposite palette. Perché tutto ciò non è stato fatto? Chi i possibili responsabili? Trattasi di disinteresse o altro?

Chiediamo risposte chiare e dettagliate in merito all’amministrazione Comunale e al Comando di Polizia Municipale.

In questo senso avanziamo una proposta forte e decisa che sicuramente non troverà favorevoli molti proprietari e/o detentori a qualsiasi titolo di cani: la tassa sul possesso di cani; la cui contropartita non è certo nell’importo monetario da versare periodicamente nelle casse comunali ma è da ricercarsi in quel senso di responsabilizzazione civica degli animalisti che effettivamente desiderano allevare un compagno a quattro zampe in maniera dignitosa e rispettosa.

La prossima volta che portate fuori il cane, pensateci, e non fatevi prendere dalla pigrizia!

5 Risposte a “I molfettesi ne hanno le scarpe piene!”

  1. Sono un prprietario di un cane di circa 7 anni… 7 anni in cui posso andar fiero di non aver mai lasciato nulla per le strade della nostra amata città. Un sacrificio davvero minimo….un atto di circa 5 secondi…. Per me nessun problema perdere 5 secondi…ma che rabbia vedere chi con il proprio cane (che giustamente non può rimuovere da solo i propri escrementi!!) sporca e va via senza un minimo di imbarazzo. Stesso sentimento provocato dal fatto che in 7 anni (con una media di 3 passeggiate al giorno…) mai e dico MAI una volta sono stato fermato da qualcuno che controllasse l’utilizzo della paletta (…neanche la soddisfazione di potersi considerare un buon cittadino!!).

    Per quanto riguarda la tassa di proprietà sugli animali domestici…per me andrebbe anche bene pagare annualmente sta tassa ma l’amministrazione dovrebbe prima realizzare spazi attrezzati dove portare il mio cane (zone così a Molfetta non ce ne sono!!) e in primis aumentare la viglilanza.

    P.s. Cerchiamo di non colpevolizzare i cani…il problema è nell’uomo e nella sua maleducazione, nella sua mancanza di rispetto e nel prorpio scarso senso civico!!

  2. essere contenti di pagare la tassa sul proprio cane?….ma di che stiamo parlando!incredibile, il mio cane ha 15 anni ed io ne vado fiera per nn aver mai sporcato le strade con i suoi amati bisogni…mentre chissà perchè le strade lasciano desiderarer quanto ad immondizia di qualsivoglia genere…eppure paghiamo!anzi pago, da buon cittadino…o devo pagare anche perchè utilizzo la paletta tra un mare di lerciume!quegli spazi verdi siti in via achille salvucci ogni settimana si riempiono di grucce, buste di plastica, rifiuti organici, carte, senza parlare dei furgoncini che calpestano il terreno!…ma il mio cane invece non può calpestare l’aiuola perchè non paga vero?

  3. Il cane di mio zio ha fatto la cacca sul marciapiede, lo denuncio e lo faccio arrestare quel bastardo!

    Mattè ddai condivido quasi tutte le tue battaglie, ma stà crociata contro i cani non la capisco.

  4. E’ scientificamente provato che i cani dopo un pò di tempo assumono le sembianze e le abitudini degli stessi proprietari. La civiltà non è da tutti e dalla cacca di un cane si potrebbe risalire al legittimo proprietario…

I commenti sono chiusi.

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