Giudice arrestato a Bari, chiuse le indagini preliminari: oltre a De Benedictis e Chiariello otto persone sotto inchiesta

Nei loro confronti sono ipotizzati, a vario titolo, quattro episodi di corruzione in atti giudiziari, a causa delle presunte tangenti che sarebbero state versate dall’avvocato Chiariello al giudice De Benedictis, per la scarcerazione di Ippedico, Dello Russo, Gianquitto e Della Malva. La Dda contesta l’aggravante mafiosa a 10 indagati – fonte: Chiara Spagnolo – bari.repubblica.it

La Procura di Lecce ha chiuso la prima parte delle indagini sulla giustizia svenduta al Tribunale di Bari. L’avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato notificato all’ex gip Giuseppe De Benedictis (in carcere a Lecce dal 24 aprile), all’avvocato Giancarlo Chiariello (da pochi giorni agli arresti domiciliari, dopo due mesi di carcere), al figlio Alberto Chiariello e alla collaboratrice di studio Marianna Casadibari; all’avvocato foggiano Michele Pio Gianquitto, ai pregiudicati Antonio Ippedico, Roberto Dello Russo e Danilo Pietro Della Malva (oggi collaboratore di giustizia), alla compagna di Della Malva, Valeria Gala; al carabiniere (che era in servizio alla Procura di Bari).

Nei loro confronti sono ipotizzati, a vario titolo, quattro episodi di corruzione in atti giudiziari, a causa delle presunte tangenti che sarebbero state versate dall’avvocato Chiariello al giudice De Benedictis, per la scarcerazione di Ippedico, Dello Russo, Gianquitto e Della Malva. Al carabiniere (richiesta del diritto all’oblio) è contestata anche la divulgazione di atti coperti da segreto. De Benedictis il 9 aprile fu sorpreso in flagranza, dopo aver ricevuto dei soldi da Chiariello. In casa sua furono trovati circa 60mila euro in contanti, in casa di Alberto Chiariello invece 1,2 milioni in uno zaino.

I pm salentini che hanno coordinato le indagini dei carabinieri di Bari, Roberta Licci e Alessandro Prontera, hanno stralciato, a quanto si apprende con richiesta di archiviazione, la posizione di un altro avvocato, Paolo D’Ambrosio, del foro di Foggia.

All’ex gip e ad altri nove indagati la Procura contesta l’aggravante mafiosa per aver agevolato, con le scarcerazioni, gruppi criminali del Foggiano e del Barese.

Nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato oggi agli 11 indagati (uno dei quali, l’appuntato dei carabinieri (richiesta del diritto all’oblio), non risponde degli episodi corruttivi legati alle scarcerazioni), la Dda ipotizza per le quattro vicende relative a tangenti pagate dal penalista barese Giancarlo Chiariello (attualmente sospeso dalla professione) per ottenere la scarcerazione di altrettanti clienti, l’aggravante di aver agevolato l’attività delle associazioni mafiose di appartenenza di Danilo Pietro Della Malva (oggi collaboratore di giustizia) nei territori di Vieste e Cerignola, di Roberto Dello Russo a Bitonto, di Pio Michele Gianquitto (avvocato ritenuto partecipe del clan Sinesi Francavilla) e Antonio Ippedico a Foggia, tutti indagati.

Nell’ordinanza di custodia cautelare che il 24 aprile scorso ha portato in carcere l’ex gip (tuttora detenuto in cella) e il penalista (attualmente agli arresti domiciliari), la gip Giulia Proto aveva escluso l’aggravante mafiosa, ritenendo che “nessuno degli indagati è un capo mafia né un esponente di vertice di una cosca mafiosa la cui scarcerazione può aver inciso sul clan di appartenenza”. Di parere diverso la Procura, secondo la quale le scarcerazioni avrebbero consentito agli indagati di riprendere i contatti con i sodali e quindi la piena operatività dei gruppi mafiosi sul territorio.

Utilizzando il sito o eseguendo lo scroll della pagina accetti l'utilizzo dei cookie della piattaforma. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo. Altervista Advertising (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Advertising è un servizio di advertising fornito da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258859 Altervista Platform (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Platform è una piattaforma fornita da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. che consente al Titolare di sviluppare, far funzionare ed ospitare questa Applicazione. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258716

Chiudi