Fonte: http://bari.repubblica.it/cronaca – di CHIARA SPAGNOLO
Uno stabilimento balneare abusivo sotto il ristorante Il Bastione di Gallipoli: quello reso famoso nel ’94 da Massimo D’Alema e Rocco Buttiglione, che lo scelsero come teatro di un incontro politico strategico, e frequentato, negli anni a seguire, da politici e esponenti del mondo dello spettacolo.
Lo ha scoperto e sequestrato la guardia costiera spulciando i documenti della concessione demaniale del locale di proprietà della famiglia Quintana, ubicato su uno dei bastioni, in uno degli angoli più suggestivi della città vecchia, da cui si gode una vista spettacolare di Baia verde e dell’isola di Sant’Andrea e si cena a base di pesce crudo e frutti di mare.
Forse anche per la sua fortunata posizione, i titolari avevano pensato di sfruttare ogni metro a disposizione, utilizzando prima l’area sottostante il ristorante per posizionare altri tavoli direttamente sulla scogliera e attrezzare un lido, destinato a pochi fortunati, che acquistavano a caro prezzo il privilegio di fare il bagno lontano dal caos delle spiagge gallipoline.
Per agevolare i bagnanti erano state realizzate pedane e passerelle che ospitavano ombrelloni e lettini in un’area di 50 metri superiore a quella concessa. Un vero e proprio stabilimento balneare – secondo la Capitaneria di porto – privo di autorizzazioni e anche di servizio di sicurezza per i bagnanti, al quale sono stati apposti i sigilli.