Chi autorizza l’esecuzione dei fuochi pirotecnici in città? E’ una domanda che in molti continuano a farsi negli ultimi mesi, senza tuttavia ricevere risposta alcuna e soprattutto senza che nessuno accenni un intervento.
Nella tarda serata di lunedì, in zona Rione Madonna dei Martiri, l’ennesima batteria di fuochi pirotecnici è stata esplosa senza nessuna motivazione. e senza che nessuna Forza di polizia sia intervenuta.
Esattamente a poco meno di una settimana dall’inizio della Festa Patronale in onore della Madonna dei Martiri (dove effettivamente la sera dell’8 settembre sono come consuetudine previsti fuochi d’artificio autorizzati in onore della Vergine patrona di Molfetta), nel quartiere prosegue questa strana abitudine che non si sa bene perché si ripeta in tempi e modi differenti dalla festa.
Ma durante l’ultima «performance», eseguita probabilmente per festeggiare qualcosa o qualcuno, non tutto è andato liscio e un’auto è stata danneggiata. A segnalare danni alla propria autovettura parcheggiata a ridosso dal luogo in cui i fuochi pirotecnici non autorizzati sono stati eseguiti è stata proprio una residente del quartiere.
«Prima o poi doveva succedere – ha commentato con amarezza – perché parcheggiare la propria auto in totale sicurezza in questa città ormai non è più un qualcosa di normale. Se non te la incendiano, te la danneggiano con fuochi di artificio illegali. E nessuno fa nulla».
Ad aver riportato danni è il tettuccio dell’auto, dove parte della vernice originaria porta i segni dei fuochi. La stessa situazione si registra in Cala S. Andrea, dove, dopo i festeggiamenti e i bivacchi non autorizzati di Ferragosto con tanto di fuochi d’artificio, la situazione si è ripetuta lo scorso 25 agosto.
«Un’altra ricca “salviata” ha spaventato tutti i residenti del centro storico – ha affermato Matteo d’Ingeo coordinatore del Liberatorio Politico – Dall’angolo di cala Sant’Andrea è partito un fuoco pirotecnico in onore di un’altra ragazza che festeggiava il proprio compleanno. Ci chiediamo come mai, Capitaneria di Porto e Forze dell’ordine non si sono mosse per individuare in entrambi i casi gli autori di questa accensione di fuochi d’artificio non autorizzata? Gli accessi di quella zona del porto sono videosorvegliati? Possibile che nessuno abbia curiosato nell’archivio delle videocamere per individuare i soggetti che sono giunti a cala Sant’Andrea anche con le “batterie pirotecniche”?».
Il timore di molti cittadini è che anche in questo caso, così come sta accadendo per gli incendi notturni di autovetture, l’indifferenza possa prendere il sopravvento. I fuochi d’artificio sono già in sè giochi pericolosi, se utilizzati da mani inesperte e in maniera illegale, possono rappresentare un pericolo doppio, per chi li maneggia e per gli altri.
fonte: Matteo Diamante – www.lagazzettadelmezzogiorno.it