Si è conclusa dopo più di tre mesi una battaglia di civiltà e legalità. I nostri esposti e i procedimenti amministrativi conseguenti, nei confronti del parroco della chiesa di San Domenico, don Franco Sancilio, hanno avuto esito positivo. I cartelloni pubblicitari affissi sulla facciata della chiesa e l’impianto fotovoltaico collocato sul tetto della Fabbrica di San Domenico, sono risultati abusivi, pertanto sono state emesse due distinte ordinanze di rimozione e riporto in pristino.
In questa vicenda abbiamo capito che in questa città c’è qualche prete che non rappresenta bene la propria categoria; invece di ammettere di aver sbagliato e chiedere scusa a tutta la comunità, ha sfidato la cultura della legalità, quella che dovrebbe promuovere quotidianamente lui, e ha continuato indisturbato a mantenere i cartelli pubblicitari sulla facciata della chiesa facendola diventare una sorta di supermercato. Questa è la parte più visibile delle illegalità commesse perchè ciò che ha fatto sul tetto della biblioteca comunale non è visibile al comune cittadino.
Ora che i rapporti giudiziari sono stati inviati agli organi preposti e dal momento che fino a ieri sera, 9 agosto 2015, gli ultimi due cartelli 6m.x70cm. sono ancora affissi sulla facciata della chiesa, auspichiamo che la Sindaca Natalicchio per il tramite dell’Ufficio tecnico e della Polizia Municipale obblighino il parroco a rimuovere subito, non solo i cartelli della facciata ma anche l’impianto fotovoltaico sul lastrico solare di proprietà comunale. Nel frattempo la Curia rimane a guardare?
Fu protocollata il 13 aprile 2015 la richiesta di rimozione dei “cartelli ” affissi abusivamente sulla facciata della chiesa di San Domenico.
Il 18 maggio 2015 fu comunicata la data del sopralluogo da parte dell’Ufficio Territorio, 25 maggio 2015, di verifica del nostro esposto riguardante i pannelli collocati abusivamente sulla facciata della chiesa di San Domenico.
Gli uffici comunali e la Polizia Municipale hanno prodotto un verbale di accertamento emettendo il “Provvedimento di avvio del procedimento” finalizzato all’emissione degli eventuali provvedimenti sanzionatori in data 9.6.2015. Ci chiediamo se è accettabile il comportamento arrogante del parroco responsabile di questo abuso. Un prete che dovrebbe essere esempio di limpidità, rispetto delle regole e delle leggi, non solo non ha avuto rispetto delle leggi e del bene comune, qual è una chiesa ma, dopo oltre tre mesi dai fatti, non ha ritenuto di rimediare alla rimozione dei pannelli e al risarcimento degli oltre 30 fori praticati nella pietra della facciata della chiesa.
Al Sindaco del Comune di Molfetta
All’Assessora alla Cultura
Il sottoscritto, Matteo d’Ingeo, in qualità di coordinatore pro-tempore del Movimento Civico “Liberatorio Politico” di Molfetta, espone quanto segue;
premesso:
– che il sig. don Franco Sancilio ha presentato nel 2007 una D.I.A. (pratica n. 6225) per “Installazione di impianto di captazione dell’energia solare per la produzione di energia elettrica – Chiesa San Domenico;
– che alla suddetta D.I.A. è allegata una piantina che descrive il posizionamento di 36 pannelli fotovoltaici su 64,5 mq di superfice di lastrico solare (Allegato n. 1);
– che i dati catastali allegati corrispondono al Foglio 55 – Particella Q – Categoria E/7 ( Allegato n.2);
tenuto conto che:
– la Particella Q, categoria E/7 del Foglio catastale 55 corrisponde alla Chiesa di San Domenico (Allegato n.3);
– l’autorizzazione del direttore regionale arch. Ruggero Martines del 5.10.2007 riguarda la Chiesa di San Domenico (Allegato n.4);
– con l’acquisizione, da Google Maps, di una foto satellitare risulta che i pannelli fotovoltaici in oggetto, da parecchi anni, sono installati sul tetto della Fabbrica di San Domenico e non sul lastrico solare di pertinenza della Chiesa di san Domenico, così come dichiarato (Allegato n. 5).
Pertanto si chiede alle SS.VV. se l’amministrazione comunale:
– ha mai ricevuto una richiesta autorizzativa per il progetto in oggetto così come oggi risulta realizzato;
– ha mai concesso l’autorizzazione all’installazione dell’impianto in oggetto sul lastrico solare della Fabbrica di san Domenico;
– intende verificare la legittimità del procedimento autorizzativo del richiedente essendo la Fabbrica di san Domenico un bene sotto tutela;
– nel caso, l’installazione dell’impianto fotovoltaico, risulti essere stato collocato abusivamente sul lastrico solare della Fabbrica, intende procedere alla sua rimozione a spese del committente con recupero della tassa dovuta retroattiva per occupazione di suolo pubblico;
Restando in attesa di positivi riscontri, si porgono distinti saluti
Molfetta, 21.04.2015
Per il coordinamento, Movimento Liberatorio Politico
Matteo d’Ingeo