Un assalto in banca, però, completamente a mani nude, simile a quello avvenuto nella vicina Giovinazzo il 5 febbraio scorso proprio ai danni di un’altra filiale del Monte dei Paschi di Siena. Come deterrente contro eventuali reazioni dei dipendenti e clienti solo la potenza della voce. I due malviventi infatti sono entrati disarmati nell’istituto di credito molfettese, senza nessuna arma, uscendo indisturbati con il bottino. Se lo sono fatto consegnare a forza di minacce.
E difatti, sempre senza mostrare armi (né pistole, né coltelli, né taglierini), si sono diretti verso le casse ed hanno costretto i dipendenti della filiale che erano in ufficio – letteralmente pietrificati – a consegnare il denaro contenuto nelle casse. I cassieri hanno eseguito gli ordini, svuotando i cassetti dai contanti depositati dai clienti nel corso della prima mattinata.
Presi i soldi (mancano ancora riscontri ufficiali, ma il bottino s’aggira intorno ai 2.000 euro) i due malviventi si sono dileguati correndo all’esterno dell’istituto di credito, allontanandosi in fretta e furia e fuggendo a bordo di un’auto (il modello non è stato comunicato) risultata rubata a Barletta. Sul posto si è subito fiondata una gazzella del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Molfetta.
Gli investigatori, diretti dal capitano Vito Ingrosso, hanno visionato le riprese del sistema di videosorveglianza della banca: le telecamere interne ed esterne, infatti, potrebbero aver ripreso i volti dei due rapinatori.