cliccare sull’immagine per ingrandire e leggere
Abbiamo appresso, nella tarda mattinata, dal sito del Comando Provinciale dei Carabinieri dell’arresto del presunto “piromane” a carico del quale sono stati raccolti molteplici e consistenti indizi di responsabilità in ordine a numerosi incendi seriali, commessi come meri atti vandalici tra Marzo ed Aprile del c.a. nel comune di Molfetta. Il nome dell’uomo sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria per i suddetti reati, un molfettese 47enne, sorvegliato speciale di P.S., già noto alle forze dell’ordine. In altri comunicati apparsi sulla stampa locale on-line (www.molfettalive.it, www.ilfatto.net, www.laltramolfetta.it, www.quindici-molfetta.it ) è stato dato il nome all’uomo fermato e identificato in Alessandro Albanese.
Pur essendo un comunicato ufficiale dei Carabinieri ci permettiamo di esprimere alcune nostre considerazioni. Intanto siamo contenti che dopo circa 4 anni di incendi siamo passati dalla certezza “dell’autocombustione e corto circuito“, alla certezza dei “meri atti vandalici“. Ci sembra molto riduttivo circorscrivere le responsabilità dell’Albanese solo agli incendi e danneggiamenti del 24-25 marzo e 30 aprile, vorrebbe dire che ci sono ancora in giro tanti altri piromani seriali e che ci sono da assegnare le responsabilità di altri 4 anni d’incendi (leggere il nostro sito “E domani a chi toccherà?“).
E poi chiediamo al Comando Provinciale dei Carabinieri e alla stampa locale di verificare l’età del fermato, perchè a Molfetta conosciamo un solo Alessandro Albanese, “sorvegliato speciale e conosciuto alle forze dell’ordine” ma non ha 47 anni.
Se l’Alessandro Albanese fermato dovesse essere un altro gli scenari sarebbero diversi, se invece si conferma il contenuto del comunicato stampa si tratterebbe di una straordinaria omonimia e saremmo contenti di avere due concittadini omonimi con le stesse tendenze criminali. Attendiamo risposte.
Nella foto l’ultima auto incendiata in vico S. Colomba nella notte tra il 29 e 30 aprile
Sembra che i “mille occhi sulla città “, ossia il recente protocollo di intesa con la Prefettura, mediante un raccordo più stretto e coerente tra le forze di polizia e le “Guardie Giurate” , abbia dato il suo primo ” frutto di stagione “.
Ci si augura, adesso, che qualche occhio “preventivo” si possa posare, con opportuna tenacia, su tutte le postazioni commerciali ” ambulanti” ( illegittime ? ) .
Ad Maiora semper !