Deteneva stupefacenti, un’arma e munizioni, arrestata a Giovinazzo una donna

L’operazione della Guardia di Finanza. In corso ulteriori indagini per accertare se la 37enne è legata a organizzazioni criminali – fonte: giovinazzolive.it

Detenzione di armi e munizioni da guerra, detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio, commercio abusivo di materiale esplodente e ricettazione. Con queste accuse una 37enne barese ma residente a Giovinazzo è stata tratta in arresto dagli agenti della Guardia di Finanza.

Le Fiamme Gialle all’interno della sua abitazione hanno rinvenuto oltre 224 grammi di hashish, 106 grammi di cocaina, 13 grammi e mezzo di cocaina rosa, una pistola calibro 7,65 detenuta clandestinamente, 229 proiettili e 168 petardi. Tutto il materiale, che è stato posto sotto sequestro, secondo la Guardia di Finanza, era detenuto per conto di una precisa organizzazione criminale. Le Fiamme Gialle sono arrivate alla donna, incensurata, seguendo una serie di informazioni assunte nel corso delle ultime settimane, sul campo.

Mercoledì scorso, poi, quando la 37enne è stata fermata per un controllo di routine, ha mostrato segni di nervosismo. Un atteggiamento che ai militari ha dato conferma circa i loro sospetti. Inevitabili ulteriori controlli che si sono estesi anche alla su abitazione in via Bovio. Controlli che sono stati effettuati anche con l’ausilio di unità cinofile.

I cani Antrax e Kristina hanno infine scoperto il nascondiglio dove erano custodite le sostanze stupefacenti. Non solo cocaina e hashish, come dicevamo, la sorpresa è stata quella di aver rinvenuto anche la pistola, con matricola abrasa, una Carl Walter fabbricata in Germania, e le munizioni «incamiciate».

E ancora 148 proiettili calibro 44 Magnum e 168 petardi, un giubbotto antiproiettile, 2 bilancini di precisione, sostanze per il taglio della cocaina. Tutto occultano in diversi «nascondigli» dell’abitazione. La cocaina rosa, detta anche «tusi», il cui prezzo può arrivare anche ai 400 euro, è una miscela stimolante e allucinogena. Era pronta per essere immessa sul mercato. La 37enne è stata associata alla sezione femminile del carcere di Trani, mentre le indagini proseguono per stabilire la provenienza della pistola, se è stata usata in atti criminoso e se la donna è coinvolta in un giro più grosso.

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