fonte: http://napoli.zon.it/terra-dei-fuochi
La questione “Terra dei fuochi” si contorna di un nuovo drammatico evento, questa volta annunciato, ma solo adesso verificato. Dopo anni dalle tante interviste del pentito Carmine Schiavone, defunto il 22 febbraio dell’anno scorso, ove spiegava le modalità di sversamento dei rifiuti e le loro posizioni, il corpo forestale ha iniziato gli scavi in un sito da lui indicato durante un’intervista fatta nel 2013 da Sandro Ruotolo al pentito nella rubrica ”Inferno Atomico” del programma televisivo Servizio Pubblico . Durante l’intervista, giornalista e intervistato hanno percorso le strade delle campagne di Casal di Principe e, durante il dibattito sulla questione dei rifiuti, i siti di stoccaggio illegali e la pratica del sotterramento dei rifiuti provenienti da tutte le zone d’Italia e altri paesi dell’Europa, il pentito indica una zona di sua proprietà, un complesso abitativo con terre annesse, sequestrato e poi dissequestrato perchè facente parte dell’eredità del padre, segnalandola come zona di sversamento di rifiuti tossici ed ecoballe.
Tramite il profilo Facebook di Ruotolo, apprendiamo che le indicazioni date dal pentito risultano veritiere. Il giornalista scrive:
“Vi ricordate il pentito Carmine Schiavone in Inferno Atomico quando lo portai a Casal di Principe e tra le case mi disse: qui sotto c’è munnezza? Da stamattina il corpo forestale sta scavando nel luogo indicato da Schiavone e sta uscendo munnezza. Maledetti!!!”
Aumenta così l’emergenza “Terra dei fuochi”, questione nazionale non ancora affrontata con le dovute.
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