fonte: www.lagazzettadelmezzogiorno.it
La Corte di Appello di Bari ha confermato la confisca della villa del boss Savinuccio Parisi a Torre a Mare. Nello stesso provvedimento i giudici hanno rigettato la richiesta di revoca della sorveglianza speciale di 4 anni nei confronti del capo clan barese sottolineando “l’attualità della pericolosità sociale». Hanno inoltre revocato le confisca di un appartamento a Valenzano intestato alla figlia del boss, oltre a un orologio Rolex e gioielli in oro che dovranno essere restituiti alla compagna di Savinuccio.
Sulla villa di Torre a Mare, sequestrata nel 2011 e di cui ancora l’amministrazione giudiziaria non è riuscita ad affidare la gestione o l’utilizzo, la Corte di Appello ritiene che, seppur intestato alla moglie di un affiliato al clan Parisi, l’immobile fosse nella disponibilità del boss e della sua famiglia. Sarebbe stato lui a ristrutturarla e arredarla e, nei periodi di detenzione, sarebbe stata abitata dal figlio Tommy, cantante neomelodico. Il fatto sarebbe confermato dalla presenza all’interno della villa di numerosi cd e di una targhetta dipinta a mano sul muro esterno della casa con su scritto ‘Tommi Parisì.
A proposito della sorveglianza speciale nei confronti del boss, i giudici sottolineano la «posizione egemone di Parisi, capo indiscusso e titolare esclusivo del potere decisionale finale, non solo per la pianificazione delle attività criminali ma anche per le questioni riguardanti la vita degli associati, i rapporti tra loro, le eventuali insubordinazioni, le consequenziali sanzioni punitive». La Corte ha poi dichiarato inammissibile, dopo rinuncia ai motivi di appello da parte del difensore, il ricorso relativo alla restituzione di cinque cavalli da corsa avanzato dalla figlia del boss, revocando però la confisca di un appartamento a Valenzano. Da restituire alla compagna di Parisi anche un orologio Rolex del valore di 1.250 euro, oltre a un anello in oro bianco con brillante e orecchini in oro con pietra onice.