Mentre l’amministrazione Comunale è latitante in materia di repressione delle occupazioni abusive di suolo pubblico, e l’assessore Pasquale Mancini ignora la presenza di operatori commerciali dell’ortofrutta e di fiori che occupano abusivamente il suolo pubblico, la Giustizia Penale condanna un noto pregiudicato molfettese. Il 16 maggio u.s., si è concluso il processo a carico di Magarelli Giancarlo Saverio, imputato per il reato di cui all’art. 582 c.p. perché, il giorno 04.04.2016, colpendo al volto d’Ingeo Matteo gli cagionava lesioni personali (trauma contusivo dell’emivolto destro e dell’orecchio).
Il giudice, Dott.ssa Angela Letizia Ardito, a conclusione del dibattimento, dopo aver ascoltato il Pubblico Ministero, il difensore dell’imputato e l’Avv. Annamaria Caputo, che rappresentava il coordinatore del Liberatorio Politico, ha condannato l’imputato alla pena pecuniaria di 1000 euro, al pagamento delle spese processuali, oltre al risarcimento della vittima, che si era costituito parte civile. Da premettere che il PM aveva chiesto solo 500euro, invece il giudice ha ritenuto di raddoppiare la pena.
Una riflessione è d’obbligo dopo la sentenza. Come aveva fatto il Magarelli a sapere che Matteo d’Ingeo aveva fatto una denuncia circa un’ora prima, presso il Comando della Polizia Municipale, e che era a circa 70 metri dalla sua postazione, a tal punto da tendergli un vero e proprio agguato. Purtroppo l’imputato non si è sottoposto all’esame dell’accusa e della parte civile, pertanto non sapremo mai se erano stati gli stessi agenti di Pm ad informare dei fatti l’imputato indicando anche dove trovare la sua vittima.