COLPO DI STATO IN ITALIA di Gianni Lannes

sulatestagiannilannes.blogspot.it

La gente è stanca di vivere sempre peggio. Eppure  nel Belpaese si vedono sempre più servi e sudditi felici. E la finzione democratica continua.  Allora, diamo i numeri (dati Bankitalia). Nell’Italia “amministrata” dal Governo Monti il debito pubblico è aumentato di ben 117 miliardi di euro, salendo a 2.014 miliardi di euro al termine dell’anno 2012. Ma dove sono andati a finire i quattrini che il popolo tricolore ha versato in maggiori tasse? I soldi pubblici invece di creare lavoro, sviluppo e crescita vengono usati dai maggiordomi del potere per acquistare armamenti negli USA. Ad esempio 90 aerei da guerra F 35 del valore di 12 miliardi di euro. Le spese belliche sono aumentate fino a 30 miliardi di euro nell’anno in corso. Per il Governo Monti – con il beneplacito del presidente in scadenza Napolitano Giorgio (affiliato all’Aspen) – è più importante togliere risorse e tagliare spese importanti nella sanità, nelle pensioni, nello stato sociale, nella stabilizzazione dei precari e nella creazione di lavoro, anziché rinunciare a comprare 90 bombardieri che non sono affatto necessari.

La “cura” Monti ha funzionato? Il prodotto interno lordo è sceso in un anno di ben 2,6 punti percentuali. L’intervento per conto terzi si è tradotto nel fallimento di 80 mila aziende nel corso dell’anno 2012. L’Italia è in recessione, che vuol dire: boom della disoccupazione (a quota 3 milioni di unità), diminuzione della produzione ed inflazione (crescita dei prezzi). Aumenta in modo vertiginoso solo la povertà materiale e spirituale.
Questi numeri non premiano il “lavoro sporco” svolto dal “Professore”. Visto che Monti è riuscito a fare addirittura peggio dei suoi predecessori, perché viene osannato dall’Unione europea dai maggiori capi di Governo come il salvatore dell’Italia?
Monti Mario, a buon diritto, è stato accusato di favorire i poteri forti, le banche e le lobby finanziarie. A tali accuse Monti ha risposto così: “Solo un punto specifico vorrei aggiungere, se posso, per quanto riguarda l’atteggiamento del Governo o di suoi membri nei confronti di iniziative, complotti dei poteri forti o delle multinazionali o di superpotenze negli Stati Uniti o in Europa. Permettetemi di rassicurarvi totalmente, ma proprio totalmente. Anche perché le nostre modeste storie personali parlano in questo senso”.
Purtroppo le tardive rassicurazioni di Monti che vanta numerosi conflitti di interesse (ad esempio la consulenza a Moody’s ), già presidente della Commissione Trilaterale in Europa (un’associazione con finalità eversive a livello mondiale) vengono chiaramente smentite nel momento in cui ha partecipato alla recente riunione del Club Bilderberg a Roma. Un evento, spacciato dal suo entourage, come una semplice cena tra amici degli amici.
Monti non perde occasione per ribadire che ormai la sovranità in Italia non esiste più. Ecco cosa ha detto di recente: “L’Italia è a favore di una condivisione di molti aspetti della sovranità. Perché certe sovranità che si possono difendere con la bandiera al cuore e sono importantissimi sia la bandiera sia il cuore, ma occorre il cervello. Sono sovranità già perse a favore del mercato. E se volete dire della speculazione, eccetera eccetera, si può rincarare finché si vuole. E la cosa migliore da fare è recuperare tra poteri pubblici agendo in modo coordinato a livello europeo, almeno europeo, con certe cose occorrerebbe andare più in là, la sovranità condivisa, come si fa nel campo della moneta. Io sono favorevole a misurate cessioni simmetriche condivise e volontarie della sovranità”.
Che diritto ha questo “tecnico” di Varese – al soldo del nemico – di parlare a nome di tutto il popolo italiano? Sbotta il giullare Benigni ad offuscare ancora di più le coscienze: “Siamo noi popolo che comandiamo. La vera democrazia sono questi principi che il popolo si è dato”. Davvero? Certo l’articolo 1 della Costituzione Repubblicana ed antifascista ha sancito che la sovranità appartiene al popolo sovrano. Ma chi rammenta che il Trattato di Lisbona (firmato il 13 dicembre 2007 ed entrato in vigore nel 2009) ha congelato la nostra Carta costituzionale?
Dimissioni. Un’altra farsa. Decisione presa prima del colloquio con Napolitano. In un lungo colloquio telefonico con il direttore di Repubblica, Ezio Mauro (già stipendiato da Carlo De Benedetti, socio del sodalizio terroristico Bilderberg), Monti si dice “convinto di aver fatto la cosa giusta e in ogni caso non potevo farne a meno, dopo quel che è successo. Ma sono preoccupato, naturalmente: non per me, ma per quel che vedo”. Monti dice di aver preso la decisione di lasciare prima dell’ultimo colloquio al Quirinale:“Avevo in realtà deciso da pochissime ore, e più esattamente proprio durante il volo da Cannes a Roma. Ho avuto modo di pensare inevitabilmente a cosa aveva rappresentato per l’Italia Cannes lo scorso anno, con quel G8 all’inizio di novembre in cui il nostro governo fu messo alle strette”…. continua a leggere qui

Utilizzando il sito o eseguendo lo scroll della pagina accetti l'utilizzo dei cookie della piattaforma. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo. Altervista Advertising (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Advertising è un servizio di advertising fornito da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258859 Altervista Platform (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Platform è una piattaforma fornita da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. che consente al Titolare di sviluppare, far funzionare ed ospitare questa Applicazione. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258716

Chiudi