Cinque auto al mese in fiamme


Foto: © MolfettaLive.it

di Lorenzo Pisani 
www.molfettalive.it

 

Rincasare col dubbio di non ritrovare più al risveglio la propria vettura. Rubata o bruciata. Svegliarsi nel cuore della notte al suono degli scoppi o delle sirene. Affacciarsi e vedere migliaia di euro in fiamme. 

Capita sempre più spesso, a Molfetta. Dove le auto prendono fuoco, e tocca per settimane osservare sul marciapiedi cioè che resta del proprio veicolo. 

Dall’inizio dell’anno in 29 roghi hanno preso fuoco 42 veicoli. 

Ecco, “preso fuoco” è un termine generico, che può raggruppare un incendio doloso, colposo, come un’autocombustione. Spetta agli inquirenti classificare le fiamme. E in alcuni casi – ci dicono i Vigili del fuoco – sono state inoltrate comunicazioni in procura. Si può finalmente cominciare a parlare di origine dolosa. 

Le statistiche dicono che il baricentro delle fiamme è spostato a ponente, con qualche propaggine che lambisce il centro. L’orario preferito dai piromani va dalla mezzanotte alle 5, ma si registrano anche roghi serali dalle 19.30 alle 22.30.

Per quattro volte (30 gennaio, 26 febbraio, 13 aprile e 22 luglio) la stessa notte ha visto due incendi, a distanza di ore e di chilometri. E talvolta i pompieri dopo aver spento una macchina sono ripartiti per Bitonto o Giovinazzo

Nella vicina città, il triste record delle 11 vetture bruciate nella stessa notte. Per fronteggiare l’emergenza ad aprile il parco auto del distaccamento dei pompieri si era arricchito di due nuovi mezzi. E la nuova autobotte e il "Ranger" hanno avuto subito il loro daffare: aprile è stato il mese più “caldo” con otto interventi e 11 auto date alle fiamme. 

Un maggio e giugno relativamente tranquilli, con “soli” cinque interventi (anche se con la notte di fuoco del 5 maggio con 4 macchine in fiamme) e di nuovo sirene spiegate a luglio. Il fenomeno non è nuovo a ritmi alternati (dopo i cinque incendi di gennaio lo stesso era successo con febbraio e marzo), e “copre” ogni mese. 

Ci sono poi i “bis”. Strade (via Goffredo Mameli, via Pietro Colletta) che per due volte a distanza di qualche mese si sono svegliate la mattina col selciato annerito. 

Del computo, fermo per ora all'11 agosto (Lungomare Colonna), non fanno parte le sterpaglie. E le bombe: due, a maggio e giugno. E ad aprile, come nel settembre dello scorso anno, del tritolo era stato sequestrato nelle campagne. La media di cinque auto bruciate al mese resta comunque un dato preoccupante.

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Il Liberatorio Politico continuerà ad archiviare tutti gli "incidenti" che potrebbero rientrare nelle categorie di incendi dolosi, atti intimidatori e atti vandalici fino a quando forze dell'ordine e inquirenti non decideranno di aprire un fascicolo unico su episodi che si sono sviluppati almeno negli ultimi tre anni e potrebbero avere un'unica matrice.

E DOMANI A CHI TOCCHERA'
 

6 FEBBRAIO 2008
Ore 1.30 del Mercoledì delle Ceneri, mentre si svolgeva la tradizionale Processione della Croce, una mano ignota appiccava il fuoco alla bottega di restauro di Via Piazza. Immediati i soccorsi che permettevano di limitare i danni: il portone esterno era andato, ma la porta di ferro aveva tenuto lontane se non la fuliggine, almeno le fiamme. 

10 FEBBRAIO 2008
Alle 2.00 circa brucia un'auto e rimangono danneggiate altre due, nei pressi del porto (Banchina Seminario) nel parcheggio antistante il Palazzo Dogana.

27 FEBBRAIO 2008
L’esplosione avviene prima che si faccia giorno. Qualcuno, nel silenzio e lontano da sguardi curiosi, sistema una bomba-carta davanti all’ingresso di un capannone industriale in costruzione in piena zona Asi, alla periferia della città. La deflagrazione manda in frantumi tutto ciò che è nelle immediate vicinanze dell’ordigno. I danni sono comunque contenuti. In seguito alle verifiche compiute sul posto gli specialisti dei carabinieri ritengono, con ragionevole certezza, che non sia stato impiegato tritolo.
 
3 MARZO 2008
La deflagrazione viene avvertita da ponente a levante della città. Una bomba carta esplode, in piena notte, intorno alle ore 2.00, davanti all’ingresso di una salumeria in Vico V Crocifisso. L’esplosione, sulla base di quanto conferma il marito della proprietaria dell’esercizio commerciale, rientra nella lotta in corso tra le famiglie Cucumazzo e Campanale di Ruvo di Puglia. La salumeria è intestata proprio alla moglie di uno dei Cucumazzo.
 
30 MARZO 2008
L’esplosione avviene intorno alle 3.30. Qualcuno, nel silenzio della notte solleva la saracinesca e sistema una bomba-carta davanti all’ingresso del bar Venere, nella zona 167 in Via Martiri Di Via Fani 6. La deflagrazione manda in frantumi tutto ciò che è nelle immediate vicinanze dell’ordigno sia all’interno del bar che all’esterno.
 
17 OTTOBRE 2008
Incendio di cinque auto, una Scenic, una Panda, una Saxo e una Megane, una Matiz, e di un cassonetto dei rifiuti.
 
17 NOVEMBRE 2008
Le fiamme distruggono il pub Beatles, sul Lungomare Colonna.
 
23 NOVEMBRE 2008 
Una bomba carta di modesto potenziale viene fatta esplodere in Via Annunziata. Salta una Fiat Punto parcheggiata lungo la via.
 
28 – 29 DICEMBRE 2008 
Nella notte tra il 28 e il 29 dicembre esplodono quattro autovetture, una Kya Picanto in via Purgatorio, traversa di via Annunziata, una BMW 530, in via Cavallotti, traversa di corso Umberto, una Renault Scenic ed una Ford Sierra in via Minervini, nei pressi di via Terlizzi.
 
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