MolfettaLive – Foto Carabinieri
Operazione dei carabinieri di Molfetta. Si indaga per scoprire in quali episodi siano stati utilizzati i quattro mezzi rinvenuti in via del Gesù, nella 167
Avevano preso in locazione tre garage dove avevano depositato quattro potenti auto di provenienza illecita, allestite ad hoc per il compimento di reati quali furti e rapine.
Si tratta del 35enne molfettese Francesco Grosso e del 32enne barese Vincenzo Barbieri, entrambi già noti alle forze dell’ordine, arrestati a Molfetta dai carabinieri ai comandi del capitano Domenico Del Prete con le accuse di ricettazione, interruzione di comunicazioni telematiche e possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli.
Il tutto si è concretizzato ieri sera a Molfetta, nel piano interrato di un condominio di via Del Gesù, quando i militari, al culmine di un’attività d’indagine, hanno deciso di fare irruzione in tre box nella disponibilità del 35enne. Dopo essersi piazzati in zona, infatti, hanno notato sopraggiungere il barese, bloccandolo proprio mentre stava alzando la saracinesca di uno dei tre locali.
All’interno degli stessi gli operanti hanno rinvenuto quattro potenti auto di grossa cilindrata: due Audi RS6 Station Wagon, risultate oggetto di furto avvenuto rispettivamente a Bisceglie, nel mese di gennaio, e a San Martino Valle Caudina (Av) a febbraio; una Bmw Serie 1 provento di rapina avvenuta a Gallipoli a luglio e un'Audi RS4 Station Wagon, rubata nel maggio del 2007 in una concessionaria di Bari.
Tutti i mezzi presentavano sui sedili posteriori grosse lastre di ferro (utili ad evitare ai malviventi di essere attinti da colpi di arma da fuoco durante la fuga) oltre a dispositivi elettronici inibitori di segnali radio, reti Gsm, Gps, Wi-fi e Umts, set di chiavi e cacciaviti, tronchesi e fiamma ossidrica.
I successivi accertamenti hanno permesso di appurare che i garage erano stati presi in locazione proprio dal 35enne, residente in uno stabile a pochi metri dagli stessi, dove i carabinieri hanno trovato 2 telecomandi di apertura dei box oltre ad alcuni capi di abbigliamento di dubbia provenienza, sottoposti a sequestro.
Tratti in arresto, in esecuzione di un provvedimento di fermo, i due sono condotto nel carcere di Trani. Sono in corso accertamenti finalizzati ad appurare in quali episodi delittuosi siano stati utilizzati i mezzi rinvenuti.