Bitonto, folla ai funerali della passante uccisa e alla marcia per la legalità. Minniti: “Reazione dura”

 
A Bitonto è stato il giorno delle risposte: dello Stato, della comunità che si è riunita in Cattedrale per l’ultimo saluto ad Anna Rosa Tarantino, vittima innocente di un agguato criminale, delle istituzioni locali e delle associazioni che hanno marciato con un migliaio di persone, tra le fiaccole accese, lì dove l’anziana sarta bitontina è stata ammazzata.

In mattinata il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha presieduto in Prefettura, a Bari, un Comitato per l’ordine e la sicurezza convocato d’urgenza dopo l’agguato del 30 dicembre, in cui la signora Anna Rosa ha perso la vita colpita per errore nelle viuzze del centro storico di Bitonto dai proiettili esplosi da due sicari che inseguivano un pregiudicato rivale.

Forse una risposta ad un precedente agguato dinanzi alla casa di un boss. Il 20enne Giuseppe Casadibari, ritenuto dagli inquirenti della Dda il vero bersaglio dei killer, è rimasto ferito in modo non grave mentre l’anziana non ce l’ha fatta.

“Quello che è avvenuto a Bitonto è un fatto inaccettabile” ha detto Minniti, annunciando una “risposta urgente dello Stato” che “sarà molto dura”, attraverso un “piano straordinario di controllo del territorio”. Alla riunione in Prefettura, accanto ai vertici nazionali e locali delle forze dell’ordine e ai magistrati baresi, c’erano i sindaci della Città metropolitana e di Bitonto, Antonio Decaro e Michele Abbaticchio. “Questi vigliacchi hanno commesso un errore perché, quando si colpisce un simbolo, la comunità reagisce in maniera dura” ha detto Decaro. “Sono convinto – ha detto Abbaticchio – che questo territorio risponderà nell’unico modo che conosce, con la parola ‘presente'”.

Anche durante i funerali, celebrati da monsignor Alberto D’Urso, nella Cattedrale gremita di fedeli, a pochi passi dal luogo dove la signora Anna Rosa è stata uccisa, è stato lanciato un appello alla comunità a “reagire promuovendo l’economia della pace, perché la violenza non deve farla da padrona”. “Mai ci arrenderemo – ha detto ancora monsignor D’Urso nell’omelia – davanti alla follia della violenza che stronca la gioia della vita e che qui ha immolato una vittima innocente”.

In serata, poi, la marcia silenziosa dei sindaci dell’area metropolitana di Bari, con il presidente della Regione, Michele Emiliano, i parlamentari pugliesi e rappresentanti delle associazioni antimafia. “Questa gente – ha detto Emiliano – deve capire che Bitonto non è più il loro posto, non è più casa loro“. E dal coordinatore di Avviso Pubblico, Paolo Romani, l’appello ai cittadini: “Chi sa parli, chi ha visto denunci”. La fiaccolata di un migliaio di persone, ha attraversato il centro storico fino a piazza Caduti del Terrorismo, dove una targa ricorderà il “sacrificio” di Anna Rosa.

 

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