fonte: http://bari.repubblica.it/cronaca/2016/05/27
L’Audi 6 sfrecciava a 200 chilometri all’ora sulla statale 16, in direzione Brindisi: questo ha insospettito i finanzieri del gruppo Pronto impiego di Bari, che hanno ingaggiato un inseguimento che si è concluso poco dopo con l’alt alla vettura. E a confermare i sospetti, i militari hanno identificato alla guida del veicolo un pregiudicato brindisino di 55 anni, con precedenti anche per reati di tipo mafioso, in compagnia di un altro pregiudicato brindisino di 48 anni.
Nel bagagliaio, all’interno di uno scatolone di cartone c’era un compressore d’aria che aveva una chiusura insolita: una fascetta metallica, invece di una saldatura. Questo particolare ha insospettito i militari, che hanno smontato il pezzo, e scoprendo che il compressore custodiva un vero e proprio arsenale: due kalashnikov modello AK-47 di fabbricazione sovietica, 92 cartucce calibro 7.62 da guerra e tre caricatori.
I due pregiudicati avevano anche 3mila euro in contanti, dei quali non hanno saputo fornire valida giustificazione. I kalashnikov sequestrati sono risultati modificati: rispetto al modello originale erano privi del calcio, al fine di rendere l’arma più maneggevole e facilmente occultabile. I due pregiudicati sono stati arrestati e condotti nel carcere di Brindisi, mentre l’armamento da guerra, l’autovettura e il contante sono stati sequestrati.