A disporre i controlli il procuratore Rossi e l’aggiunto Chioccioli. “Occorre descrivere lo stato attuale e verificare l’entità delle opere eseguite in relazione a quanto stabilito con il capitolato e gli ordini di servizio che si sono susseguiti nel tempo, per accertare conformità e congruità nell’esecuzione dei lavori” – fonte: Chiara Spagnolo – bari.repubblica.it
Verificare l’attuale situazione dell’ospedale Covid alla Fiera del Levante: è l’obiettivo che la Procura di Bari ha affidato a un consulente e agli uomini del Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza, nell’ambito dell’inchiesta per turbata libertà degli incanti e falso ideologico, a carico dell’ex dirigente della Protezione civile della Regione Puglia, Mario Antonio Lerario, del costruttore Domenico Barozzi e del funzionario della Regione Antonio Mercurio.
Lerario è stato arrestato per corruzione, in flagranza di reato, lo scorso 23 dicembre e condotto in carcere, per poi ottenere lo scorso 17 marzo i domiciliari.
Il decreto di ispezione dei locali è stato firmato dal procuratore di Bari Roberto Rossi e dall’aggiunto Alessio Coccioli. “È necessario procedere alla verifica dello stato dei luoghi del padiglione Covid della fiera, mediante ispezione per valutazioni di carattere tecnico occorrenti ai fini dell’accertamento delle ipotesi di reato contestate”, si legge del decreto.
“Occorre descrivere lo stato attuale – hanno disposto gli inquirenti – e, in quanto possibile, verificare entità delle opere eseguite in relazione a quanto stabilito con il capitolato e gli ordini di servizio che si sono susseguiti nel tempo, per accertare conformità e congruità nell’esecuzione dei lavori”.
L’ispezione viene condotta dal consulente nominato dalla procura, l’architetto Maurizio Bracchi e dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Bari, guidati dal colonnello Luca Cioffi.
Oltre all’ospedale in Fiera, nell’inchiesta Lerario e altri 7 indagati rispondono complessivamente di almeno altri dodici presunti appalti truccati affidati dalla Protezione civile regionale nel 2019, 2020 e 2021 ad altrettante ditte. Per alcuni di questi Lerario avrebbe intascato le due presunte tangenti che il 23 dicembre scorso lo hanno portato in carcere (agli arresti domiciliari dal 17 marzo) e per le quali sarà processato con rito abbreviato.
“Ribadisco ancora una volta la mia piena fiducia nel lavoro che sta svolgendo la magistratura. Sono convinto si evincerà che abbiamo lavorato con la professionalità dovuta a tutte le opere richiesteci”. Lo dichiara in una nota l’imprenditore Barozzi. “Apprendo dai giornali – dice – la notizia che mi sarà notificato un decreto della Procura di Bari per un’ispezione della struttura nella Fiera del Levante di Bari che ospita l’ospedale Covid, misura necessaria per le valutazioni di carattere tecnico occorrenti ai fini dell’accertamento delle ipotesi di reato”.