di CHIARA SPAGNOLO – bari.repubblica.it
Sei quintali di marijuana per un valore di cinque milioni di euro buttati in mare dai trafficanti e recuperati dalla guardia di finanza. Un colpo duro a un’organizzazione criminale transnazionale, che ha perso merce preziosa ma è riuscita a mettere in salvo i suoi uomini, protagonisti di un inseguimento in Adriatico. L’episodio è accaduto martedì, quando da un elicottero del Reparto operativo aeronavale di Bari è stato avvistato un gommone di quasi 10 metri di lunghezza e dotato di due potenti motori fuoribordo che si dirigeva a tutta velocità verso la costa barese.
Le motovedette hanno provato a raggiungerlo: alla vista dei militari, però, il mezzo ha invertito la rotta puntando verso le coste dell’Albania. L’inseguimento è durato alcune ore ed è stato caratterizzato anche da momenti di elevata tensione a causa delle manovre pericolose messe in atto dai fuggitivi, che vistisi braccati hanno deciso di buttare in mare il pesante e prezioso carico per alleggerire il gommone.
Uno stratagemma che ha consentito al natante di aumentare ulteriormente la sua velocità e entrare nella zona di competenza delle autorità montenegrine e albanesi, che hanno preso in carico le ricerche. I militari italiani, intanto, sono riuscite a recuperare quasi completamente il carico di cui si erano disfatti i trafficanti in fuga, costituito da decine di grossi involucri galleggianti. La marijuana, ben custodita in involucri di cellophane impermeabili, è stata sottoposta a sequestro.
Nella giornata di giovedì era stato fermato un altro gommone, individuato al largo delle marine leccesi e diretto verso l’Albania, a bordo del quale viaggiavano due persone. A bordo del mezzo non è stata trovata droga, ma tante taniche di benzina. I due occupanti, di nazionalità albanese, hanno dichiarato di avere comprato il mezzo in Italia ma non hanno potuto mostrare i documenti che lo attestavano. L’imbarcazione è stata dunque sequestrata insieme con le taniche di carburante, mentre i due uomini sono stati denunciati per ricettazione e violazione delle norme sulla sicurezza della navigazione.