fonte: http://bari.repubblica.it/cronaca/ – di SILVIA DIPINTO
Potevano affittare ombrelloni e spiaggine ai bagnanti nella zona centrale del lido cittadino. La concessione, però, non permette di posizionare in maniera stabile i basamenti degli ombrelloni tra i ciottoli, quasi a delimitare una spiaggia privata. A riscontrare l’anomalia è stata la Capitaneria di porto di Bari, che ha colpito nel cuore pubblico del litorale barese. Sequestrata un’area di 400 metri quadri a Torre Quetta, alla società concessionaria della spiaggia, la ditta Splendor.
Nel pezzo di spiaggia ora con i sigilli, la ditta aveva piazzato in maniera stabile una sessantina di basi per gli ombrelloni – spiegano gli uomini della Capitaneria – senza averne l’autorizzazione. La concessione prevede soltanto il noleggio dell’attrezzatura da utilizzare nella zona delimitata, senza però impedire ad altri utenti di potersi comodamente sdraiare col proprio telo da mare o con le sedioline.
Non è tutto. La Capitaneria ha anche riscontrato altre irregolarità nei chioschetti, affidati in subappalto a bar e pizzerie. Uno in particolare si è attrezzato con pergolato e coperture in tela senza averne fatto richiesta. Vicino ai bagni pubblici, infine, è stato posizionato un container metallico, anche questo non regolare secondo gli uomini della Capitaneria.
La concessione di Torre Quetta alla ditta Splendor, affidata con bando pluriennale, è ora in regime di proroga fino a ottobre. Scaduta a inizi estate, il Comune di Bari ha preferito garantire continuità per non compromettere la stagione. L’impresa guadagna da parcheggi, chioschi con i bar, affitto di ombrelloni e lettini. In cambio, deve assicurare manutenzione, vigilanza e la cura del verde.