Il provvedimento dopo le aggressioni dello scorso agosto ai danni di alcuni ristoratori – fonte: www.lagazzettadelmezzogiorno.it
A seguito dell’aggressione avvenuta il 14 agosto ad opera di un gruppo di giovani, all’interno di un esercizio pubblico del centro storico di Bitonto, nei confronti del gestore e dei suoi familiari intervenuti a difenderlo, il Questore di Bari ha adottato per gli autori una misura di divieto di accesso urbano (D.A.C.U.R.).
Si tratta di un provvedimento amministrativo che ha natura di tutela preventiva: a partire da oggi e per 6 mesi dalle ore 12.00 alle 03.00 di ogni giorno, 7 minori destinatari del D.A.C.U.R. non potranno accedere agli esercizi pubblici ed ai locali presenti nel centro storico del Comune di Bitonto, in particolare nel perimetro compreso tra via Matteotti, via De Ildaris, via Magenta, via Solferino, via Castel Fidardo, via Galilei, via Alessandro Volta, piazza Marconi e piazza Moro, e non potranno stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi esercizi pubblici e locali.
La vicenda che ha dato origine all’inchiesta e al successivo provvedimento amministrativo, al centro anche di una recente riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza convocato in Prefettura, risale alla notte di ferragosto. Poco dopo la mezzanotte del 14, un gruppo di almeno una quindicina di giovanissimi, tra i quali alcune ragazze, avrebbe aggredito il ristoratore e alcuni suoi famigliari come reazione ad un rimprovero ricevuto perché il gruppetto stava importunando i clienti del locale. Sarebbero volati schiaffi, pugni e calci, con il lancio di sedie e tavolini, danneggiando il locale e ferendo il titolare e la moglie. Nei giorni successivi, mentre le indagini accertavano l’identità dei componenti del gruppo, anche con le immagini delle telecamere di sorveglianza, il ristoratore, attorno al quale si è subito stretta l’intera comunità bitontina esprimendo solidarietà e vicinanza, ha deciso di chiudere definitivamente il locale, denunciando di continuare a ricevere minacce e intimidazioni. «Non ci sentiamo più al sicuro» avevano detto marito e moglie, dicendosi persino intenzionati a lasciare la città.
Oggi per sette di quei ragazzini è arrivato il Daspo. «E’ un segnale che lo Stato c’è, che le istituzioni sono presenti e danno risposte – ha commentato il sindaco Francesco Paolo Ricci – e soprattutto che l’attenzione su questi fenomeni è altissima». Nel Barese è il secondo provvedimento di Daspo urbano che viene adottato nei confronti di minorenni a seguito di aggressioni. Il primo, notificato a tre adolescenti pochi giorni prima dell’episodio di Bitonto, faceva seguito alla presunta aggressione omofoba commessa il 3 luglio nel Parco Rossani di Bari, all’indomani del Pride, quando una coppia ‘non binary’ fu insultata e ferita con il lancio di sigarette accese e infine uno dei due colpito alla testa con una pietra.