Attenzione, la “truffa dello specchietto” si aggira per le strade di Molfetta

La “truffa dello specchietto” è uno degli inganni più diffusi in Italia, nell’ultimo periodo, e che vede esposti gli automobilisti. 

Questo tipo di truffa è una pratica semplice: il malvivente finge che il suo specchietto sia stato rotto dalla vostra vettura in marcia, in modo da farsi dare i soldi in contanti per riparare il danno

I ladri agiscono in modo molto elementare: da una vettura ferma, o comunque in marcia lenta, il malvivente lancia palline di plastica o gomma, o piccoli sassi, sulla fiancata del malcapitato prescelto, in modo da fare un rumore abbastanza percettibile. In seguito, l’auto del truffatore si avvicina e il malvivente chiede al malcapitato di venire a constatare il danno che secondo lui è stato arrecato: di solito, appunto, lo specchietto rotto.

Dopo la constatazione, il malvivente chiede alla vittima un risarcimento in denaro immediato e in contanti, in modo da evitare la burocrazia e accelerare i tempi. Naturalmente, non viene chiesto con gentilezza, ma in modo abbastanza minaccioso e, tra l’altro, la cifra richiesta per finirla lì varia da 30 a 60euro.

Vediamo cosa è accaduto a Molfetta lunedì 16 agosto 2021 in via Papa Montini; questo è il racconto dell’automobilista che ha subìto la tentata truffa per fortuna non andata a buon fine.

Alle ore 10:05-10:15 circa del giorno 16 agosto 2021, con la mia auto transitavo in via Papa Montini e all’altezza del distributore di acqua sentivo un rumore sordo. Credendo di aver preso con gli pneumatici qualche pietra, non mi sono preoccupato di nulla e ho proseguito e svoltato a destra per via Martiri di Via Fani e poi a sinistra per via Freemantle.

All’altezza del secondo isolato di questa via mi sono accorto di essere seguito da un’auto il cui conducente mi invitava a fermarmi. Una volta arrestata la marcia della propria auto un uomo di corporatura media, carnagione scura e mascherina nera, con accento non molfettese, mi chiedeva di scendere dall’auto per verificare il danno che avrebbe subito, a suo dire, allo specchietto della sua auto che sembrava rotto, aggiungendo: ”Non hai sentito il rumore?”.

Mentre diceva queste parole, si spostava dalla parte dello sportello di destra della mia auto e indicava con strani gesti il punto in cui, secondo lui, avrei impattato con il suo specchietto.  In quel momento chiedevo di entrare nella strada perché stavamo occupando la corsia di marcia in seconda fila. Pertanto ho proseguito e svoltato a destra in via Padre Pio da Pietralcina, all’altezza del civico 43-45. Una volta sceso dall’auto ho notato sullo sportello di destra un segno lungo nero, che sembrava più un segno di pennarello piuttosto che altro. Tant’è che ho provato con un dito a cancellarne un pezzo.

Da quel momento in poi ho capito che la situazione non era chiara e il signore che avevo di fronte cominciava a chiedermi i danni nella misura di 60 euro. Io gli dicevo che non avevo contanti con me ma, se mi avesse fornito i suoi dati anagrafici e un suo IBAN avrei fatto un bonifico. Il signore allora cambiava atteggiamento e chiedeva di evitare questa procedura lunga e macchinosa chiedendo di dargli almeno 40euro per chiudere la questione. Tra l’altro chiedeva di fare in fretta perché aveva un bambino in auto, che non stava bene e che doveva accompagnare in ospedale (il bambino mi sembrava in buone condizioni di salute perché giocava e saltava sui sedili posteriori). Io ribadivo ancora una volta che non avevo contanti con me. Lui allora un po’ contrariato andava via e tornava nella sua auto borbottando: “Va bene vuol dire che lo specchietto me lo pagherò io”.

Questo è un estratto della segnalazione fatta ai Carabinieri di Molfetta a cui è stato segnalato  anche il numero di targa dell’auto del truffatore. Per questa volta non ha raggiunto il suo scopo ma potrebbe essere ancora in giro per Molfetta in cerca della sua nuova vittima.

La strategia usata dal nostro concittadino ha dato un buon esito e cioè, dire di non avere contanti e tergiversare. Ma quando è possibile chiamare subito i vigili o carabinieri per risolvere la questione, vedrete che il truffatore desisterà subito dal suo intento

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