fonte: http://bari.repubblica.it/cronaca/ – di MARA CHIARELLI
Assaltavano bancomat in tutto il territorio barese e nelle province Bat e di Matera, ma erano anche l’incubo di commercianti e imprenditori di tutta la Puglia, per i numerosi furti messi a segno negli ultimi mesi in fabbriche ed esercizi commerciali. A entrare in azione era una banda composta da 13 persone, con ruoli diversi: noti pregiudicati residenti fra Andria, Spinazzola e Minervino Murge, che da tempo erano sotto osservazione degli investigatori del commissariato di Andria.
All’alba è scattato il blitz della polizia: agenti del commissariato di Andria, della squadra mobile di Bari e del reparto prevenzione crimine, con l’aiuto dei colleghi elicotteristi, hanno sgominato l’organizzazione criminale in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Bari. E’ stato un bollettino di conto corrente precompilato, utilizzato per il pagamento di una multa fatta ad uno degli indagati, a incastrare il gruppo dedito agli assalti ai bancomat di Bari e della Bat. Un bollettino usato per fare scivolare, nell’aprile 2016, l’esplosivo nella cassa automatica della Banca Popolare Pugliese in via Matarrese a Bari.
Il colpo fu sventato da guardie giurate e poliziotti con il conseguente sequestro di tutto ciò che i criminali avevano lasciato sul posto. Dalla targa del furgone Iveco stampata sul bollettino abbandonato nel bancomat si è risaliti a uno dei 13 indagati. In tutto sono stati 11 su 13 gli arresti eseguiti. Tra questi Michele Garramone, 42 anni, che assieme ai due complici ricercati è accusato di aver messo a segno cinque attentati ai bancomat tra agosto 2015 e maggio 2016. Il gruppo era in contatto con l’altra banda smantellata, capeggiata da Domenico Di Bari, 66 anni, specializzata nei furti in depositi e stabilimenti industriali di Calabria, Puglia e Campania. Una banda, quest’ultima, che in una sola notte sarebbe riuscita a rubare l’intera attrezzatura di un frantoio oleario.
I due gruppi criminali andriesi – secondo la polizia – erano accomunati da un confronto quasi quotidiano delle attività criminali compiute. Tra i colpi contestati anche l’assalto ad un bancomat delle Poste di Andria con un esplosivo chiamato in gergo ‘marmotta‘, lo stesso usato per i successivi assalti compiuti con la stessa tecnica. Durante le indagini la polizia ha sequestrato circa cinque chili di esplosivi, fucili e jammer.