Anno giudiziario, Bari lancia l’allarme: “Cresciute le intercettazioni a causa del terrorismo”

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di GABRIELLA DE MATTEIS – bari.repubblica.it

Aumentano le intercettazioni che riguardano anche undici sospettati per terrorismo. È uno dei dati che emerge dalla relazione per l’apertura dell’anno giudiziario tenuta a Bari dal presidente reggente della corte d’appello Gianfranco Castellaneta.

La questione viene analizzata nella sezione dedicata ai reati di competenza della Procura Antimafia e, in particolare, all’uso delle intercettazioni telefoniche e ambientali, aumentate nel periodo del 7%, nonostante una contrazione dei costi del 2%. Il riferimento, descritto analiticamente nella relazione, è in particolare all’indagine su una presunta cellula del terrorismo di matrice islamica sgominata ad Andria nel 2013

Nella relazione spazio anche “all’allarme sociale” lanciato dal capo della dda di Bari “sui delitti di omicidio spesso perpetrati in pieno centro cittadini”: A Bari, gli omicidi volontari sono quasi raddoppiati. E’ quanto emerge dalla relazione sull’amministrazione della giustizia a bari, presentata in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. I delitti sono passati da 33 del periodo compreso tra il primo luglio 2012 e il 30 giugno 2013, a 66 nell’anno successivo, periodo a cui è riferita la relazione.

Particolare allarme sociale hanno destato i delitti di omicidio e di porto e detenzione di armi“, riporta la relazione in cui si specifica che “i gravi fatti di sangue vengono realizzati per acquisire il controllo delle attività illecite sul territorio”. “I maggiori interessi delle organizzazioni criminali di stampo mafioso, sono rivolti prevalentemente al traffico – anche internazionale – di sostanze stupefacenti e alle estorsioni e usure ai danni di imprenditori locali”. I dati elencati nella relazione e diffusi dalla direzione distrettuale anti mafia riferiti al periodo compreso tra il primo luglio 2013 e il 30 giugno 2014, parlano chiaro: 3530 persone indagate, 52 richieste di custodia cautelare, 60 richieste di rinvio a giudizio, 51 sentenze emesse.

“Debito giudiziario e durata dei processi sono problemi che si intrecciano tra loro, uno ha ricaduta sull’altro”, ha affermato il vicario che poi ha specificato numeri e dati. Nel settore civile, nel distretto di bari si registra tra il 1 luglio 2013 e il 30 giugno 2014, i procedimenti sono aumentati del 18 per cento e nonostante questa crescita le pendenze sono diminuite. “Il più 2,8 per cento dei procedimenti definiti, è una buona notizia”, ha sottolineato castellaneta. Una crescita che ha travolto anche il settore del lavoro: “riduzione delle pendenze finali passate da 27.406 a 25.332”.

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