“I Finanzieri della Tenenza di Molfetta, congiuntamente al personale della Capitaneria di Porto e della Polizia Locale di Molfetta, nell’ambito di controlli finalizzati al rispetto della normativa vigente sulla filiera ittica, hanno individuato due soggetti, sconosciuti al Fisco, intenti alla vendita di prodotti ittici in assenza delle necessarie autorizzazioni amministrative.
In particolare, nel corso dei controlli esperiti presso il mercato “Minuto pesce” del Comune di Molfetta, il personale operante ha accertato che i due soggetti detenevano, ai fini della vendita, prodotti ittici privi delle informazioni obbligatorie attestanti la provenienza della merce, previste dalla normative comunitaria e nazionale.
Nei confronti dei responsabili è stato effettuato il sequestro dei prodotti, pari a circa 200 chili, e comminata una sanzione amministrativa.
A seguito di verifica da parte del servizio veterinario dell’ASL, la merce sequestrata é stata devoluta in beneficenza ad Enti caritatevoli operanti sul territorio cittadino e limitrofo.
La tutela del consumatore finale rappresenta uno dei principali obiettivi che la Guardia di Finanza e le altre forze di polizia perseguono senza soluzione di continuità e con impegno quotidiano, nei rispettivi ambiti di competenza, al fine di garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza.” (Comunicato GdF – 30.11.2021)
Su questa problematica avevamo scritto due giorni fa nell’articolo – “A Molfetta c’è la mafia ma la politica non lo sa. Dieci domande al sindaco per il consiglio comunale del 29 novembre 2021” – e tra le varie domande rivolte al primo cittadino c’era la domanda numero n.9 che riguardava proprio il mercato minuto pesce. “Chi frequenta quotidianamente il “Mercato minuto pesce” si rende conto che ormai il 50% delle attività è nelle mani delle famiglie malavitose. Il sindaco è a conoscenza di queste situazioni e che cosa intende fare per ripristinare la normalità eliminando le postazioni abusive, i venditori abusivi, la legittimità delle concessioni, l’igiene e il rispetto delle regole all’interno del mercato per proteggere e salvaguardare i pochi operatori per bene che fanno fatica a resistere?”
Ben vengano queste azioni sanzionatorie, ma rimane ancora molto da fare in quel mercato.