I carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo di Bari hanno sequestrato beni per circa 20 milioni di euro a un imprenditore 50enne di Bitonto, Giovanni Cipriani, pluripregiudicato, condannato per ricettazione in concorso, appropriazione indebita di armi.
Il tribunale ha condiviso le risultanze investigative dei militari del nucleo investigativo che hanno accertato che il patrimonio dell’uomo e dei suoi congiunti costituisce il risultato del reinvestimento di capitali di provenienza illecita.
Gli investigatori hanno esaminato l’attività finanziaria svolta dall’imprenditore e dal suo nucleo familiare per oltre un trentennio, e acclarato in modo inconfutabile l’illecita origine del patrimonio che ora è finito sotto sequestro.
Si tratta di tre unità immobiliari di cui una lussuosa villa, disponibilità finanziarie presso due istituti di credito e la maggioranza delle quote di una società di costruzioni edili, impegnata tra l’altro in pubblici appalti, il cui compendio aziendale è costituito da circa 50 immobili tra i comuni di Bitonto, Terlizzi, Palo del Colle e Binetto, diverse autovetture, alcune di grossa cilindrata.
I carabinieri hanno dettagliatamente ricostruito le modalità operative attraverso le quali il destinatario del provvedimento, coinvolto in attività delittuose negli anni 90, ha provveduto a “ripulire”, anche tramite i congiunti, i proventi illeciti, a fronte di un reddito medio annuo dichiarato al fisco di soli 6.400 euro.