fonte: CHIARA SPAGNOLO – bari.repubblica.it
Una piscina abusiva dissequestrata e un’inchiesta nei confronti di un dirigente dell’Asl di Lecce archiviata: è iniziata così l’inchiesta che ha portato in carcere Il sostituto procuratore di Lecce Emilio Arnesano, accusato di corruzione e abuso d’ufficio dalla Procura di Potenza. Il magistrato avrebbe anche chiesto e ottenuto favori sessuali da giovani avvocate, in cambio di aiuto nei procedimenti a loro assegnati e negli esami di abilitazione.
In carcere è finito anche Carlo Siciliano, dirigente dell’azienda sanitaria, mentre gli arresti domiciliari sono stati disposti per Ottavio Narracci, direttore generale Asl, Giorgio Trianni e Giuseppe Rollo, dirigenti Asl, Benedetta Martina, avvocato di Lecce. Per Antonio Salvatore Ciardo è stato disposto il divieto di dimora a Lecce. È stata inoltre sequestrata una piscina in casa di Trianni e la barca di Arnesano, del valore di 18.400 euro che sarebbe il profitto della corruzione.
L’inchiesta, condotta della guardia di finanza di Lecce, riguarda numerosi episodi di corruzione, di cui il magistrato si sarebbe macchiato per indirizzare procedimenti giudiziari e lui assegnati in maniera favorevole rispetto a quegli indagati che gli promettevano regalie. Nella richiesta di custodia cautelare, il pm potentino Francesco Curcio parla di “un collaudato sistema di vendita delle funzioni giudiziarie, in cui garantiva favori a dirigenti e medici della Asl”.
In merito alle contestazioni che riguardano i dirigenti Asl, il pm Francesco Curcio parla invece di “Un collaudato sistema di vendita delle funzioni giudiziarie, in cui Arnesano garantiva reiteratamente favori a dirigenti e medici dell’Asl, a partire dagli amici di Carlo Siciliano”. Per quanto riguarda Narracci (che fino al 2015 era stato direttore sanitario dell’azienda salentina e da gennaio scorso ne è diventato direttore generale), per esempio, è stato certificato l’intervento di Arnesano per indirizzare favorevolmente un processo per peculato di cui era protagonista e nell’ambito del quale fu effettivamente assolto.
Storia simile per Giorgio Trianni, dirigente dell’azienda, protagonista di un’indagine per la costruzione di una piscina abusiva,marchiavi alta con tanto di dissequestro della struttura da parte del magistrato finito in carcere. In cambio di tale favore, Arnesano avrebbe ricevuto da Trianni un soggiorno con battute di caccia. Altri favori li avrebbe ottenuti dagli altri dirigenti dell’Asl e anche da molti medici. Da Siciliano, per esempio, avrebbe avuto un’imbarcazione di dodici metri a un prezzo di gran lunga inferiore a quello di mercato nonché “mazzette” in contanti su cui sono ancora in corso le indagini.
Da medici in servizio nelle strutture sanitarie salentine, invece, avrebbe avuto trattamenti di favore nelle prenotazioni di visite mediche, nella prenotazione di interventi non solo per se ma anche per familiari e amiche.
“Ho preso atto dell’ordinanza e voglio specificare che nessuno dei capi di imputazione ha a che fare con le attività dell’Asl di Lecce”. Lo ha sostenuto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano che adesso dovrà nominare un commissario per sostituire il numero uno dell’azienda santiria locale.