IN ITALIA RUBANO MIGLIAIA DI BAMBINI OGNI ANNO

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di Gianni Lannes – sulatestagiannilannes.blogspot.it

Venduti, sfruttati, abusati, violentati, picchiati e fatti a pezzi da aguzzini senza scrupoli nel silenzio assordante. E’ il destino delle migliaia di minori che approdano in Italia, nuovo crocevia di un traffico sempre più vasto; e che il governo Renzi non arresta.

A Lampedusa fa caldo ma non è tempo d’estate. In Sicilia sono reclusi attualmente 3.967 minori approdati dall’estero dopo un’odissea, segnala l’ultimo rapporto pubblicato dal ministero delle politiche sociali il 30 novembre 2015, vale a dire il 36,2 per cento dei 10.952 piccoli migranti non accompagnati. Non è tutto: solo nell’anno in corso altri 5.902 tra bambini e adolescenti sono scomparsi, mentre nel 2014 gli “irreperibili” sono stati 3.707. Un fatto è certo non hanno varcato in senso inverso la frontiera tricolore e nel belpaese non sono stati registrati ricongiungimenti familiari. Sarà un caso, eppure il governo Renzi dal giorno del suo insediamento non risponde ai sempre più numerosi atti parlamentari relativi alla violenza contro i minori. Una volta, in tempi comunque recenti, i bimbi da vivisezionare si importavano a migliaia dall’estero; adesso non più, arrivano da soli.

Perfino il cosiddetto garante dell’infanzia e adolescenza si è accorto dell’anomalia: infatti il 18 settembre 2013 con la nota 340 aveva segnalato al governo italiano la scomparsa di circa 20 minori dal CARA Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto in Calabria. E il 17 luglio 2014 il sottosegretario di Stato al lavoro e alle politiche sociali Franca Biondelli aveva riferito che «la concentrazione territoriale dei flussi e l’incremento numerico ha portato alla collocazione di un significativo numero di migranti stranieri non accompagnati in strutture di accoglienza non accreditate/autorizzate».

Insomma c’è chi lucra sulla sofferenza dei bambini che fuggono dalla guerra, dalla fame e dalla persecuzione. Non è tutto: l’espianto di organi è la regola anche nello stivale.
Già nel 1992 (La Repubblica, 25 marzo 1992) il professor Carlo Romano, allora direttore dell’Istituto di medicina legale del secondo policlinico di Napoli nonché componente del comitato nazionale per la bioetica aveva denunciato pubblicamente: «Alcuni bambini scomparsi potrebbero essere stati rapiti al fine di prelevarne gli organi, che sarebbero immessi successivamente in una rete di commercializzazione illecita».
Nel settembre 1993 dall’europarlamento s’era levata la voce di Leon Schwartzenberg, medico ed ex ministro della sanità francese: «Nel vostro Paese sono scomparsi 3 mila bambini brasiliani, ufficialmente chiesti in adozione. La camorra ha creato l’industria dei trapianti d’oro: compra i i bimbi a 20 mila dollari e li fa a pezzi. Un affare miliardario». E ancora. Bambini handicappati brasiliani verrebbero adottati clandestinamente per espiantare loro organi da trapianto da vendere ad ospedali europei. Questo è l’allarme lanciato in Brasile dal professor Volnei Garrafa, docente di scienza della salute all’università di Brasilia, che nel 1996 ha pubblicato insieme al professor Giovanni Berlinguer, il libro La merce finale (Baldini&Castoldi). «Esiste in questo momento nei Paesi del primo mondo uno squilibrio molto grande fra necessità di organi e offerta – ha dichiarato il professor Garrafa – Perchè esiste un numero eccedente molto alto di trapianti in rapporto al numero ufficiale di donazione di organi?».

Il 21 settembre 1994 il ministro per la famiglia Antonio Guidi (medico) in audizione parlamentare aveva dichiarato che «dietro le adozioni dei bambini stranieri e le vacanze in Italia dei minori dell’Est un traffico di organi umani. Commercio d’organi prelevati da minori di anni 18. Trentacinque esperti dell’Onu ci hanno lavorato. Non dicono parole a vanvera il fenomeno è mondiale. Ma l’Italia, così com’è stata ed è un luogo di passaggio delle droghe, adesso è un punto di transito di bambini a rischio. parecchi di loro sono destinati ad essere carne di riserva per i ricchi. Piccoli depositi di organi per i figli di chi ha denaro». Guidi quando denunciò questo nebuloso affare coperto alle istituzioni, fu linciato, soprattutto dai sostenitori dei trapianti.

Il 24 gennaio 2004 il quotidiano Il Tempo segnalava l’apertura di un’inchiesta giudiziaria: «Traffico di bimbi e organi. Roma crocevia dell’orrore». Sempre nel 2004, precisamente il 30 marzo il Messaggero pubblicava un’intera pagina: «Bambini venduti prima di nascere. La nuova tratta delle donne dell’Est incinte costrette a partorire in Italia».

Nel gennaio 2009 è la volta del ministro dell’interno Roberto Maroni. Ecco cosa riporta il quotidiano la Repubblica:

«Il ministro lancia l’allarme: “Su 1320 bambini sbarcati a Lampedusa, 400 sono spariti”. E chiede di attuare subito l’accordo internazionale sulla banca dati del dna. Maroni: “In Italia traffico d’organi di minori”. Ma l’Aido smentisce: “False credenze” L’ex presidente della commissione per l’Infanzia Maria Burani: “Sono almeno 60mila nel mondo”. Il traffico d’organi di bambini esiste anche in Italia. A dare l’allarme è il ministro dell’Interno Roberto Maroni intervenuto alla prima assemblea pubblica dell’Unicef a Roma. Nel nostro paese, ha riferito il ministro parlando della situazione dei bambini migranti, ci sono “evidenze di traffici di organi di minori che sono presenti e sono stati rintracciati sul territorio”. Ma L’Aido, l’associazione italiana per la donazione di organi, si dissocia: “Nessuna evidenza e nessuna denuncia. Solo false notizie”. Le scomparse e i dati incrociati. Le “evidenze” di questo traffico, ha spiegato Maroni, derivano dall’analisi incrociata dei dati sui ragazzi extracomunitari scomparsi dopo esser arrivati a Lampedusa e le segnalazioni relative al traffico d’organi inviate dai paesi d’origine alla polizia italiana tramite Interpol. Nel 2008, ha fatto sapere il titolare del Viminale, “su 1.320 minori approdati a Lampedusa, ovviamente portati da qualcuno, circa 400 sono spariti e di loro non abbiamo più notizie”. Le denunce degli altri paesi e le indagini. La traccia del traffico d’organi, ha aggiunto Maroni, è rintracciabile “negli esposti provenienti da diversi paesi del mondo che nel corso degli anni, e anche nel 2008, sono stati portati all’attenzione della polizia italiana, che ha iniziato un’attività di indagine”. Evidenze, inoltre, che “si incrociano con un dato che è assolutamente negativo e molto preoccupante e che riguarda i minori extracomunitari che spariscono ogni anno in Italia”».

Infine, la settimana scorsa, è saltata fuori la notizia: “Migranti non registrati: la UE pronta a punire l’italia”. Infatti, a proposito di invisibili, la commissione Ue deve decidere se aprire o meno una procedura di infrazione contro l’Italia accusata di aver violato le regole comunitarie, e non aver registrato i migranti sbarcati sulle coste nazionali. A fine agosto la commissione ha scritto al primo ministro pro tempore, Matteo Renzi, per chiedere lumi sui 63 mila migranti che le risultavano svaniti nel nulla.

riferimenti:

 
riferimenti:
 
atti parlamentari in attesa di chiarimenti governativi:
4/00796 del 4 settembre 2013
4/01715 del 5 settembre 2013
2/00622 del 9 luglio 2014
3/02352 del 16 novembre 2015
4/11112 del 13 novembre 2015
4/10303 del 10 settembre 2015
3/02047 dell’8 luglio 2015
4/03268 del 12 marzo 2015 
4/07426 dell’ 8 gennaio 2015 
5/04341 del 19 dicembre 2015
3/01455 del 20 novembre 2014
4/03045 del 20 novembre 2014 
4/06240 del 2 ottobre 2014 
2/00201 del 25 settembre 2014 
4/02381 del 24 giugno 2014 
4/02351 del 18 agosto 2014
4/05149 del 16 giugno 2014
4/04363 del 4 aprile 2014
4/04177 del 25 marzo 2014
4/01883 del 19 marzo 2014 
3/00692 del 14 marzo 2014
3/00691 del 13 marzo 2014
5/02348 del 12 marzo 2014
5/02305 del 7 marzo 2014 
4/03729 del 26 febbraio 2014 
2/00107 del 2 gennaio 2014 
5/01009 del 17 settembre 2013 
5/00770 del 29 luglio 2013 
4/00543 dell’11 luglio 2013
3/00125 dell’11 giugno 2013
4/00676 del 3 giugno 2013 
4/10707 del 12 ottobre 2015 
5/06103 del 23 luglio 2015
4/08167 del 26 febbraio 2015 
5/03464 del 7 agosto 2014
3/01127 del 22 luglio 2014

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