fonte: la Repubblica SABATO 29 LUGLIO 2017
Trattasi di «trasversalismo fibrillante» e «transumanza politica». L’europarlamentare Pd, Elena Gentile, non le manda a dire. Il suo giudizio sulle nomine del governatore Michele Emiliano è netto. «Tutti sostenitori alle primarie: forse Emiiano deve mantenere molte promesse e molti impegni».
Onorevole, che ne pensa delle nomine appena fatte?
«Una apparentemente clamorosa inversione di marcia perché ovviamente si conferma il trasversalismo fibrillante di Emiliano e la sua cura maniacale nel guardare oltre il confine del centrosinistra dopo aver ottenuto le attenzioni elettorali di questo pezzo di mondo della politica nella fase congressuale del Pd».
Un pezzo di centrodestra.
«Ormai è un déjà vu, Emiliano ci sta abituando a questa sua maniera di intendere la politica e le coalizioni, a questa girandola di posizionamenti: guarda a destra per recuperare il consenso che perde nel Pd, ma non mi pare molto coerente nei confronti del partito»
Il Pd: tutti hanno mal di pancia, ma poi nessuno dice nulla. Perché?
«Ognuno risponde della propria visione delle cose. Io sono poco interessata al tema delle nomine perché rispondono a logiche di clientela, questo approccio non mi interessa. Mi aspetto invece che buona parte del gruppo Pd e i consiglieri che si rifanno al segretario nazionale avviino da subito una campagna politica per mettere a nudo i nervi scoperti della assenza di visione e di politiche di Emiliano sull’intero territorio regionale: la Puglia è ferma da luglio 2015 nonostante abbia in tasca risorse importanti».
Il Pd a fare opposizione?
«Dovrebbero richiamare alle sue responsabilità Emiliano che finora ha goduto del conto in banca che gli ha lasciato la giunta Vendola».
Che differenza c’è con le nomine di Vendola?
«C’era una valutazione di merito, le nomine di Emiliano, invece, sono tutte politiche: non capisco Spina cosa abbia a che fare con l’innovazione. E Canonico che in 5 anni da consigliere sarà stato presente solo a qualche seduta è un imprenditore che lavora moltissimo con il pubblico, c’è un conflitto di interessi notevole. Guarda caso, sono tutti sostenitori che non si sono risparmiati durante il congresso, ci vuole più eleganza per fare queste cose. È transumanza politica: oggi sono con te perché appari più forte, domani al primo inciampo ti lascio».
