di Vincenzo Drago
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Cinque minuti per una denuncia grossa quanto un macigno. Tanto dura "Fitta", il nuovo pezzo di Think'd, gruppo hip hop molfettese che lancia così un altro disperato appello contro l'indifferenza ai problemi della città. Per farlo la band ha collaborato niente meno che con Caparezza e due volti noti della politica locale, Gianni Porta e Matteo d'Ingeo.
La concretezza è la costante dell'insolito quartetto che non le manda certo a dire, fotografando a 360 gradi una Molfetta allo sfascio. "Costruiscono parchi e non li aprono, completano il lavoro lasciando pure che li distruggano", tuona ad esempio la voce di Think'd, nella prima strofa, prendendosela anche contro "l'informazione effimera". Insomma "si cerca di scuotere, ma niente, è sconcertante".
Si fa poi largo la voce di Gianni Porta. "Gioelli comuni regalati ai privati nel paese sofferente di liberi spazi e un futuro per le giovani famiglie", questa l'immagine suggerita del consigliere comunale. "Esistere vuol dire scelgliersi sempre la propria parte", spiega l'esponente di Rifondazione, anche contro "egoismi e mode passeggere".
Il secondo intermezzo è dei roventi giochi di parole di Matteo d'Ingeo. "Nella città del mercato diffuso l'abuso è diffuso – dice il coordinatore del Liberatorio politico – e il voto di scambio è sempre il più amato". E ancora, per l'attivista "le bombe illuminano la notte e uccidono il mare", in una città dove "la macchina del fango travolge il riscatto".
Gran chiusura con Caparezza, che ha una fitta allo stomaco. "Io mi sento in guerra quando non trovo pace, perché amo Melphicta, perché odio Melphicta, perché ho Melphicta allo… stomaco", conclude amaro il celebre rapper.