Slot machine truccate per sottrarre importi all’Erario. Nove denunciati

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Slot machine modificate con dispositivi illegali che comunicavano, ad esempio, solo parte delle vincite: hanno scoperto anche questo i militari della Guardia di finanza nel corso della operazione chiamata «Alea» condotta, in collaborazione con personale dell’Ufficio dei Monopoli della Puglia, Basilicata e Molise, e nel corso della quale sono state sequestrate 82 macchinette per il gioco e sono state denunciate 9 persone. L’operazione ha impegnato i militari della Guardia di finanza e il personale dei Monopoli in circa 6.500 controlli compiuti da settembre 2014 allo scorso mese di marzo. I sequestri e le denunce, in particolare, sono stati effettuati nei territori delle province di Bari e Bat (Barletta-Andria-Trani). Hanno portato, in un numero significativo di casi, a scoprire che i congegni delle slot machine non risultavano collegati, come previsto dalla normativa di settore, alla rete ufficiale gestita dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli o, grazie, a dispositivi illegali di interferenza, comunicavano solo parte delle somme puntate.
L’espediente – hanno detto gli investigatori incontrando oggi a Bari i giornalisti – era strumentale a ridurre sensibilmente la riscossione del «prelievo erariale unico». Le verifiche tecniche, in particolare, hanno dimostrato come le schede clonate registrassero puntate, non comunicate all’erario, mediamente superiori di oltre il 400% rispetto a quelle segnalate alla rete ufficiale. Inoltre, contrariamente a quanto previsto dalla normativa nazionale, è risultato che le vincite redistribuite ai giocatori erano inferiori alla percentuale minima stabilite per legge del 75% delle puntate. Sono state, pertanto, denunciate 9 persone, tra proprietari dei congegni illegali e titolari degli esercizi commerciali, per «truffa ai danni dello Stato», «frode informatica» e «alterazione delle comunicazione telematiche», con il conseguente sequestro di 82 slot per un valore di circa 30 mila euro. Sono state, inoltre, contestate sanzioni amministrative per 320mila euro. «L’operazione è stata utile anche per eseguire una mappatura con circa 6000 apparecchi e 1500 gestori controllati tra la provincia di Bari e quella della Bat», ha commentato il generale Vincenzo Papuli, comandante provinciale della Guardia di Finanza. Rachele Cantelli, direttore dell’Ufficio dei Monopoli della Puglia, ha spiegato il funzionamento degli apparecchi da gioco e le tipologie di frodi informatiche e telematiche.

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