
“Le Associazioni Culturali e Musicali “A. Dvorak”, “Santa Cecilia”, “MusicaInsieme”, “La nota di volta”, “F. Peruzzi“, “Route 99”, “I Fiati”, “Note di Puglia” comunicano di aver rassegnato le dimissioni dall’Ats “Palazzo delle Muse”, che da dicembre 2022, a seguito dell’avviso pubblico, ha ottenuto l’affidamento di gestione del Palazzo della Musica “don Salvatore Pappagallo”.
Le associazioni, che da anni operano sul territorio promuovendo la cultura musicale nella didattica e nella concertistica, continueranno le loro attività in altre sedi, rinunciando ad una sede più ampia e storica, pur mantenendo spirito di condivisione e collaborazione.
La decisione, seppur sofferta, si è resa necessaria a causa delle difficoltà comunicative e operative sorte all’interno dell’Ats medesima e all’isolamento riservato alle scriventi associazioni cui, in questi mesi è stato impedito di esercitare proficuamente ogni attività, nonostante il supporto iniziale della Pubblica Amministrazione, diretto ad instaurare e mantenere uno spirito di collaborazione tra le parti.
Pur dolendosi del possibile fallimento di un progetto che si proponeva l’obiettivo di fortificare la cultura musicale cittadina, le associazioni dimissionarie continueranno a divulgare l’amore per la musica in ogni sede utile”.
Questo comunicato firmato e diffuso dai presidenti delle rispettive associazioni dimissionarie, impone molte riflessioni e dubbi sulla gestione del Palazzo della Musica “don Salvatore Pappagallo”. Per evitare inutili polemiche, sarebbe necessario ascoltare anche l’altra parte in causa e nel contempo il sindaco nomini qualche figura garante che approfondisca la situazione in atto presso la struttura di proprietà comunale per poi relazionare in Consiglio Comunale.
In un comunicato stampa del 17 maggio 2021, Carmela Minuto (allora senatrice e consigliera comunale), riferendosi alla procedura d’appalto del Palazzo della Musica si era espressa con queste parole:
”Mi auguro, pertanto, che il Comune intenda procedere in questa vicenda con la massima trasparenza e correttezza amministrativa. Per quel che mi compete, mi sto attivando per ottenere tutta la documentazione relativa alla gara di appalto per l’affidamento della gestione del Palazzo della Musica e mi riservo di portare la questione, come fatto grave, al primo Consiglio Comunale utile perché la città sia informata di quello che sta succedendo, sperando in risposte chiare e approfondite da parte dell’amministrazione…”. Da allora i cittadini non hanno mai saputo nulla dall’ex senatrice e oggi assessora, evidentemente il fascicolo era molto corposo e lo sta ancora studiando.
di Matteo d’Ingeo
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